Si ĆØ conclusa nella giornata di ieri la quarta edizione del Contamination Lab dell’UniversitĆ di Catania, che ha visto competere 60 studenti e, per la gara conclusiva svoltasi online, dieci team finalisti. Tre le idee che sono state premiate, i progetti “Herman”, “Fish&Track” e “Move”.
Un sistema di coltivazione verticale e fuori suolo urbano che utilizza metodologie innovative, ad oggi applicate solo nei laboratori di ricerca per la produzione di piante e ortaggi destinati principalmente ai ristoranti gourmet. Ć lāidea progettuale promossa dal team āHermanā ā composto da Gabriele Sortino, Leonardo Luca, Irene Selvaggio, Ettore Trimarchi e Camillo Bosco – che si ĆØ aggiudicata la quarta edizione del āContamination Labā dellāUniversitĆ di Catania. Unāedizione che ha confermato la costante crescita del CLab etneo con una partecipazione di studenti provenienti da 39 corsi di laurea differenti.
Sul podio anche i team di āFish&Trackā (composto da Valeria Cafaro, Grazia Nicolosi, Marco Di Fede, Giacomo Calandra Checco, Emmanuel Giuga e Daniela Iliescu) e di āMoveā (Giuseppe Ottone, Francesca Falcone, Cristina Morabito, Letizia Mannino e Vito Amato).
Fish&Track intende offrire un servizio di collegamento tra ristoratore e pescatore finalizzato a dimostrare la tracciabilitĆ del prodotto ittico, mentre Move punta a realizzare un servizio di carpooling rivolto alle persone a mobilitĆ ridotta del territorio di Catania.
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I progetti ā dieci quelli approdati alla finalissima etnea che si ĆØ svolta ieri in videoconferenza moderata da Mirko Viola (Head of Business & Community Development tree) ā sono stati valutati sulla base dei criteri di innovativitĆ , fattibilitĆ tecnica ed economica e qualitĆ del pitch (presentazione) da una giuria composta da Valeria DāAmico (Head of TIM JOL Catania), Antonio Biondi (Manager of Enel Innovation Hub Italy), Roberto Cassata (Responsabile Territorial Relations Sicilia Unicredit), Francesco Caizzone (Catania Site General Manager STMicroelectronics), Antonio Perdichizzi (CEO tree) e Rosario Faraci (Delegato del rettore per Incubatore dāAteneo, Start-up e Spin-off dellāUniversitĆ di Catania).
Per i tre team vincitori del CLab ĆØ stata prevista una serie di servizi di follow-up (tra cui la consulenza per avvio della start-up e dellāidentitĆ digitale) che saranno erogati su richiesta, alla fine della fase di specializzazione, da ātreeā, una PMI innovativa che questāanno ha supportato il Clab grazie ad un team composto da Antonio Perdichizzi, Mirko Viola, Michele Spalletta, Giovanna Iannuzzi e Pasquale Distefano.
“Il progetto ĆØ nato nel 2013 grazie a un bando del Miur che allora permise lāattivazione di soli quattro Contamination Lab in Italia negli atenei di Cosenza, Reggio Calabria, Napoli e Catania, mentre oggi la rete ĆØ cresciuta con venti C-Lab con lāobiettivo di accompagnare gli studenti nella realizzazione di idee progettuali che coinvolgano enti pubblici e privati, aziende e associazione di categoria del territorio ā ha spiegato il prof. Vincenzo Catania, referente dāAteneo del Clab Catania -. Una scommessa che lāUniversitĆ di Catania ha portato avanti in questi anni consentendo agli studenti di conseguire anche i crediti formativi universitari”.
Soddisfazione ĆØ stata espressa anche dal rettore Francesco Priolo che ha evidenziato “come lāiniziativa consenta a studenti di diversa estrazione culturale e formativa e di diversi corsi di laurea, di lavorare insieme e, grazie allāinterdisciplinarietĆ , trovare lāidea innovativa. Proprio grazie allāinnovazione lāUniversitĆ di Catania, nonostante la pandemia, non si ĆØ mai fermata continuano a fornire lezioni e a far sostenere esami e sedute di laurea ai nostri studenti ā ha continuato il rettore –, ventāanni fa sarebbe stato impossibile. Per questi motivi la contaminazione dei diversi saperi ĆØ fondamentale per trovare idee innovative e sono sicuro che dai nostri C-Lab ne verranno fuori di interessanti“.
Per Antonello Biriaco, presidente Confindustria Catania, “la presenza delle aziende nei C-Lab ĆØ fondamentale al fine di frenare la fuga di cervelli, gli studenti che a Catania ricevono una formazione di qualitĆ , rappresentano una risorsa importante, ma spesso sono costretti a lasciare la Sicilia”.
Tra gli intervenuti anche Raffaele Dobellini, referente Miur e componente board CLab Network, che ha sottolineato Ā«lāimportanza del C-Lab che deve stimolare negli studenti la capacitĆ di intraprendere unāattivitĆ imprenditoriale in modo innovativo coinvolgendo tutti i rami dei saperi, e non soltanto quelli scientifici, e soprattutto il territorio con la possibilitĆ di espandersi oltre i confini locali con lāaiuto e il sostegno, anche economico, della rete produttiva locale perchĆ© i C-Lab devono auto-sostenersi sul piano finanziarioĀ».
A āraccontareā tutti i dettagli della quarta edizione del C-Lab i docenti Daniela Giordano e Marco Galvagno dellāUniversitĆ di Catania che hanno evidenziato le fasi svolte dagli studenti tra avvio del progetto (giugno 2019), partecipazione ai dieci moduli del livello base (giugno/settembre 2019) e lāattivitĆ di specializzazione con lo sviluppo del progetto grazie al coinvolgimento di aziende, tutor, mentor, laboratori e centri di ricerca dellāateneo e privati (ottobre/dicembre 2019). I docenti, infine, hanno sottolineato “lāimportanza degli eventi di contaminazione con la partecipazione a Taomoda, alla Tim WCAP e al workshop Lego Serious Play, oltre alla visita a Enel Innovation Hub, la formazione trasversale ricevuta dagli studenti sarĆ certamente fondamentale per il loro futuro“.
Contamination Lab Unict – Le idee progettuali dei team vincitori
1Ā° Classificato: Herman
Il team ha ideato un sistema di coltivazione verticale e fuori suolo urbano utilizzando metodologie innovative che ad oggi trovano applicazione solo nei laboratori di ricerca. Si tratta di moduli che, nonostante le dimensioni ridotte, consentono di produrre in qualsiasi luogo, sfruttando il risparmio di spazio e di acqua rispetto a una coltura normale. Ulteriore vantaggio ĆØ dato dal mancato utilizzo di pesticidi e il km 0 per lāautoproduzione di cibo. Tale soluzione ĆØ utile per la coltivazione di varie tipologie di piante e ortaggi, soprattutto nei luoghi in cui scarseggiano le superfici coltivabili. Il target prescelto ĆØ quello dei ristoranti gourmet.
2Ā° Classificato: Fish&Track
Fish&Track- Tracking and Tracing of the Seafood’s products, intende offrire un servizio tra ristoratore e pescatore finalizzato a dimostrare la tracciabilitĆ del prodotto ittico. Nello specifico, lāidea ĆØ quella di vendere ai ristoratori unāapp utile a geolocalizzare (tramite QR code) i prodotti ittici (in particolare tonno e pesce spada). Per far ciĆ², i pescatori, vengono dotati di un dispositivo, fornito dalla startup e realizzato in materiali eco-sostenibili, da applicare sul pescato.
3Ā° Classificato: Move
Il team vuole realizzare un servizio di carpooling rivolto alle cosiddette PMR, cioĆØ le persone a mobilitĆ ridotta del territorio di Catania.
Il servizio sarebbe finalizzato a mettere in contatto, tramite una piattaforma, le PMR, che hanno bisogno di aiuto nei loro spostamenti con dei driver dotati di mezzi opportunamente modificati, i quali li accompagnerebbero verso le location nelle quali hanno necessitĆ di recarsi per lo svolgimento delle loro normali attivitĆ quotidiane, per esempio: ospedale, studi medici, posto di lavoro, supermercato, posta, banca, etc. I principali ricavi della startup deriverebbero dagli abbonamenti sulla piattaforma.