Mancano pochi giorni all’inizio ufficiale degli esami di maturità 2020. Gli studenti degli quinto anno sosterranno la prova conclusiva del loro percorso scolastico lunedì 17 mercoledì, così come previsto dall’ultimo Decreto Scuola recentemente approvato in parlamento. Vista l’emergenza in corso sul territorio nazionale, come anticipato all’interno di precedenti articoli, la maturità subisce dei notevoli cambiamenti relativamente allo svolgimento. Non saranno previste le classiche prima e seconda prova, bensì la presentazione di un elaborato sulla materia di indirizzo e un maxi-colloquio orale.
La prima riunione plenaria della commissione d’esame è fissata per il 15 giugno alle ore 8.30. In questa occasione verrà estratta la lettera in base alla quale partiranno le prove orali. Nelle ultime settimane è emerso un problema che rischierà di creare non poca confusione. Si tratta della carenza dei presidenti di commissione che dovranno garantire lo svolgimento dei lavori e anche sorvegliare sul rispetto delle misure di sicurezza. Sono praticamente introvabili a tal punto che nei documenti degli uffici scolastici regionali restano tantissime le caselle vuote per questa figura così importanti per lo svolgimento dell’esame di stato. Tra i 12.998 previsti in tutto il territorio nazionale, mancano ancora all’appello 1.282 persone.
A causa di queste carenze, soprattuto nei territori più colpiti dal Covid-19 come la Lombardia, il Ministero dell’Istruzione ha emanato una ordinanza che prevede la cosiddetta precettazione, ovvero un provvedimento amministrativo di natura straordinaria con il quale la Pubblica Amministrazione “obbliga” i propri dipendenti ad adempiere un determinato compito. Inoltre gli Uffici Scolastici Regionali potranno “reclutare” anche docenti più giovani, ricercatori e docenti universitari. Se anche in questo caso le caselle non dovessero essere riempite è previsto l’affidamento di ulteriori classi ad una singola commissione.