Durante il weekend, approfittando del bel tempo, i catanesi sono andati al mare per concedersi un momento di relax, dimenticando tutto, anche, in alcuni casi, le regole in vigore. Infatti, specialmente ieri, la Playa e in particolare le spiagge libere, su cui il Comune di Catania sta ancora lavorando, hanno ospitato una grande quantità di persone e il distanziamento sociale non è stato rispettato.
I lidi, infatti, dovrebbero riaprire il 16 giugno, dopo la sanificazione e la disposizione di appositi spazi distanziati. Invece, approfittando di una domenica di sole, i bagnanti hanno affollato le spiagge creando assembramenti e non rispettando alcuna misura di sicurezza. Ciò si è verificato sia alla Playa, in cui ancora non erano stati disposti i lettini distanziati, sia nelle spiagge libere. Molti sindaci siciliani, responsabili di garantire misure di sicurezza atte ad evitare ogni occasione di contagio, hanno persino minacciato di chiudere le spiagge libere. Molti di essi potrebbero attuare delle misure di vigilanza e regolamentare gli accessi in modo da garantire il distanziamento interpersonale e individuare le procedure di sanificazione delle aree comuni.
Tuttavia, la situazione si fa confusa, a causa dell’apparente tranquillità di quanti pensano che non ci sia più alcuna pandemia, almeno nella propria zona, e che di fatto non conoscono le regole di distanziamento in spiaggia. Quanti le conoscono, invece, pensano di non riuscire a rispettarle in un ambiente caotico come la spiaggia in cui, tra l’altro, indossare la mascherina diventa problematico.
Alcuni comuni del Nord Italia si stanno attrezzando con apposite app per effettuare prenotazioni, in modo da controllare quante persone entrano in un lido, sia privato che libero. Non si sa se il comune di Catania attuerà disposizioni simili, anche se è certo che verranno intensificate le misure di controllo, a cominciare dalle passerelle in spiaggia, le torrette per i bagnini e la cartellonistica.