Vacanze 2020 in Sicilia: dopo l’ufficializzazione ruolo di Guido Bertolaso come consulente della Regione Siciliana, arrivano le prime mosse. L’ex capo della Protezione Civile nazionale ha infatti incontrato il governatore Nello Musumeci, a Palazzo Orleans, insieme all’assessore alla Salute, Ruggero Razza. “Qui non si tratta di gestire una emergenza con letti, ma di prevenzione”, ha riferito Bertolaso all’Adnkronos. “Dopo il 3 giugno Musumeci farà una conferenza stampa per presentare un pacchetto di iniziative e dirà come intende avvalersi di me”.
Vacanze 2020 in Sicilia: le novità in vista
Di cosa si dovrà occupare, l’ex sottosegretario di Stato? “Stiamo ragionando, parliamo di statistiche. Non c’è alcuna fretta, sono qui con loro e gli do una mano. Vedremo la prossima settimana. Ma ancora non c’è nulla di concreto. Non c’è bisogno di mettere nero su bianco“.
Di sicuro, il turismo è al centro del tavolo, nonostante Bertolaso eviti di sbilanciarsi. “Hanno delle idee per riaprire l’isola, ma vogliono essere cauti e proteggere i siciliani che finora si sono comportati bene, ma anche invogliare i turisti a venire in Sicilia“. Ad ogni modo, “Sicilia regione a turismo speciale” dovrebbe essere il nome del dossier sul quale sta lavorando Bertolaso.
Nella bozza del piano dovrebbe esserci una “procedura di sicurezza” per l’entrata dei turisti in Sicilia. Questa mossa rappresenta una sorta di presa di distanza dal governatore della Sardegna, Christian Solinas, che continua la sfida con il governo di Roma proponendo un “patentino sanitario” per tutti i turisti in arrivo.
Un’altra idea, in realtà già sperimentata dall’assessore Razza per monitorare i siciliani rientrati da fuori regione, risiede nell’utilizzo di un’applicazione dedicata a tutti i turisti che decideranno di soggiornare in Sicilia, in modo da controllare ogni movimento – sempre nel rispetto della privacy – avvertendo lo stesso e la sua rete di contatti in caso di contagio.