Mentre le compagnie dei trasporti registrano vendite consistenti di biglietti, i governatori De Luca e Musumeci temono un esodo.
La fase 2, percepita quasi come a un ritorno alla vita, porterà inevitabilmente a un aumento degli spostamenti, aumento certificato dal picco di vendite di biglietti registrata da Trenitalia per la prossima settimana – che ha dovuto addirittura aggiungere quattro Frecce da Torino, Milano e Napoli. Si registra una ripresa anche nell’ambito dei biglietti aerei, mentre rimangono fermi gli autobus.
Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli stima approssimativamente che si rimetteranno in viaggio 3 milioni di italiani: operai, impiegati pendolari, neo-assunti, studenti universitari.
A contribuire al boom dei trasporti è anche l’ambiguità del decreto, che all’articolo 1 riporta l’espressione “è in ogni caso consentito il rientro”. La voce aveva suscitato non poche perplessità – visto che dire “in ogni caso” è come dire “in tutti i casi” ma a tal proposito proprio il premier Conte è intervenuto con un chiarimento durante una conferenza stampa: “Lo consentiamo in ogni caso, perché ci siamo resi conto che ci sono situazioni in cui persone sono rimaste bloccate e in difficoltà“. In ogni caso, è necessario ottenere ulteriori delucidazioni del Viminale ai prefetti.
Nel frattempo, su diverse Frecce si registra il tutto esaurito, complice anche il dimezzamento dei posti per garantire il rispetto della distanza di sicurezza. Anche sugli aerei la capienza è ridotta al 40%.
“Fortemente preoccupato” per i consistenti spostamenti, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha telefonato al ministro Lamorgese: “Il Governo ribadisca che gli arrivi da altre regioni devono essere motivati da ragioni di lavoro o sanitarie e autocertificati. Dal canto nostro, rimarrà fermo l’obbligo per chiunque venga da fuori regione di segnalare alla Asl di competenza il proprio arrivo, così da procedere a controlli nei 15 giorni successivi“. Nello Musumeci ha invece parlato con il ministro dei Trasporti, chiedendo di “mantenere inalterate le norme per l’accesso in Sicilia. Se oggi l’Isola può contare sul più basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi“. Nel frattempo, continueranno i controlli delle forze dell’ordine.
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