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Plexiglass in ristoranti e locali: dalla Sicilia parte la sperimentazione

ristorante distanziamento sociale
Un esempio delle barriere realizzate a Palermo. ANSA
Dalla Sicilia inizia la progettazione dei nuovi stili di vita che potrebbero essere adottati nel corso della fase 2. Una di queste potrebbe essere l'adozione di schermi in plexiglass per impedire il contagio al ristorante.

L’idea era già stato lanciata, con qualche perplessità, per gli stabilimenti balneari ma adesso è stata adattata su misura per ristoranti, pizzerie e altri locali pubblici: paretine in plexiglass da mettere sui tavoli, di misura 50×50 cm, in grado di garantire distanza sociale e sicurezza.

Il progetto è stato ideato da un’azienda palermitana che si occupa di pubblicità e cartellonistica, e testato da uno dei più noti ristoratori della città. In un primo momento si era pensato ad un tavolo diviso in settori, ma era risultato troppo scomodo. Adesso, questa soluzione con un centrotavola risulterebbe, a detta degli ideatori, molto agevole ed è anche a basso impatto economico. Sono state pensate anche le pareti laterali tra tavolo e tavolo, di circa 1 metro e 30, per ottimizzare i posti a sedere. Nonostante il plexiglass risulti costoso, è per le sue caratteristiche tecniche il materiale migliore per la realizzazione di barriere para fiato.

Tuttavia, bisognerà ancora capire se la proposta al momento in fase di sperimentazione incontrerà i gusti dei clienti e possa essere utilizzata effettivamente per il rilancio del settore, messo in crisi dal lockdown.