Sono circa le cinque del pomeriggio di una ordinaria domenica di quarantena quando al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, squilla il telefono. Dall’altro lato della cornetta c’è Papa Francesco. “E non è uno scherzo”, come specifica lo stesso pontefice un attimo dopo essersi identificato.
“Un’emozione enorme e incredibile”: così definisce l’inaspettata telefonata il sindaco del capoluogo aretuseo. Il Papa, prosegue nella descrizione Italia, avrebbe telefonato dopo aver ricevuto la lettera di un cittadino siracusano, in cui si raccontava quello che stava succedendo in quei giorni, come si stava vivendo la pandemia a Siracusa.
“Il Papa ha chiesto di mandare una benedizione speciale per la nostra città. Ha pensato di farlo, però, telefonando”. In tempi di pandemia accade anche questo e il pontefice avrebbe poi aggiunto: “Volevo farle sapere che sono vicino a lei e alla sua città e che prego per voi”.
Un gesto di umanità e vicinanza in un momento in cui stare vicini è così difficile e che non verrà di certo dimenticato facilmente dai cittadini siracusani.