A settembre potrebbe cominciare la fase 2 anche per gli istituti scolastici. Non รจ ancora chiara la modalitร di fruizione dei servizi dโistruzione da parte sia degli alunni che del corpo docenti e personale ATA, ma รจ possibile fare alcune ipotesi sulla scia di quanto accennato dalla ministra dellโistruzione Lucia Azzolina e da quanto progettato dal Comune di Roma.
Lโobiettivo รจ quello di evitare assembramenti, perchรฉ anche nella fase 2 il rischio di contagio sarร comunque alto. Pertanto la soluzione migliore sembra essere quella di scaglionare gli orari dโingresso nelle scuole con turni di 15 minuti al fine di evitare il traffico stradale e le riunioni di alunni fuori dai cancelli dโingresso. Inoltre potrebbe essere contingentato il numero di allievi presenti in una stessa classe, con doppi turni e distanza di sicurezza di almeno un metro tra i banchi. Imprescindibili guanti e mascherine per studenti ed insegnanti.
โStiamo lavorando โ riferisce la sindaca di Roma Virginia Raggi al Il Messaggero – con un nostro Dipartimento e le universitร a una apertura scaglionata dei vari orari di ingresso. Di piรน, stiamo ragionando sulla possibilitร di diversificare gli orari per scuole, uffici pubblici e atenei cosรฌ da diluire il carico di persone durante la mattinata, per non avere piรน le ore di punta”.
Il modello potrebbe essere assunto anche da altre regioni dโItalia e bisognerร considerare che la proposta vede per necessitร lโincremento di classi e dunque lโassunzione di personale docente e ATA. Diversa invece potrebbe essere la risposta sul fronte universitario dove, salvo le disposizioni dei diversi atenei, la didattica da remoto pare la soluzione piรน facile, almeno nella Capitale. Il problema perรฒ riguarda anche la disponibilitร di device per lโuso della didattica telematica (per cui ad oggi non esiste una coordinazione nazionale, ma di cui si fanno carico i singoli istituti e comuni) e i trasporti pubblici che dovranno essere rimodulati al fine da garantire il distanziamento sociale.