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Covid-19, niente licenziamenti e bonus 600 euro: tutte le misure per chi lavora

Il decreto Cura Italia, in vigore dal 17 marzo, si trova attualmente in esame al Senato. L'obiettivo è quello di convertirlo in legge entro il primo maggio. Tra le misure disposte, numerose agevolazioni per i lavoratori.

Con l’obiettivo di convertirlo in legge entro maggio, il decreto“Cura Italia” si trova attualmente all’esame del Senato: si tratta di un pacchetto di disposizioni, attuabile usufruendo dello stanziamento di 25 miliardi, per agevolare famiglie, lavoratori e imprese, provate dalla difficile emergenza economica attigua a quella sanitaria in atto.

Al fine di salvaguardare la condizione dei lavoratori, il decreto prevede, oltre alla sospensione dei licenziamenti per i prossimi due mesi, anche l’ampliamento della cassa integrazione in deroga con una doto di 3,2 miliari per ogni impiegato del settore privato.

È inoltre previsto, per il mese di marzo 2020, un premio di 100 euro per i lavoratori, sia pubblici che privati, che hanno continuato ad esercitare, in sede di lavoro, la loro professione. Il premio, spettante a chi guadagni non oltre i 40mila euro l’anno ed è esentasse, sarà versato direttamente in busta paga dal datore di lavoro entro il conguaglio di fine anno.

Previsto anche un bonus di 600 euro per professionisti con partite Iva, purché attiva dal 23 febbraio scorso, ai collaboratori e ai lavoratori iscritti alla gestione separata Inps. Per gli autonomi, è stato disposto anche un credito d’imposta del 60% dell’ammontare del canone di affitto di negozi e botteghe.

Per le partite Iva che certificano di aver perso nel trimestre successivo al 21 febbraio 2010 più del 33% del loro fatturato rispetto all’ultimo trimestre 2019, sarà attiva la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa. La misura non prevede l’obbligo di presentare l’Isee.

Ad eccezione di imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i due milioni di ricavi, il decreto prevede che tutti gli adempimenti fiscali scaduti il 16 marzo vengano rimandati al 20 marzo. Per le classi prima citate, l’appuntamento è rinviato al 31 maggio. Rinviati al 30 giugno tutti gli adempimenti tributari – ad esempio, la dichiarazione annuale Iva- che ricadono dall’8 marzo al 31 maggio 2020.

Per i settori più fiaccati dalla crisi – turismo, spettacolo e cultura – il decreto mette a disposizione immediati sussidi. Prima validi soltanto per i titoli di viaggio e pacchetti turistici, i voucher da consumare entro l’anno, saranno estesi anche ai contratti di soggiorno. Voucher dello stesso calibro anche per spettacoli, manifestazioni ed eventi culturali dello stesso genere.

I tassisti, che  provvedono ad installare parati divisorie tra il posto guida e i sedili riservati alla clientela, sono sostenuti da circa 2 milioni stanziati dal decreto. Oltre 100 milioni, infine, per agricoltura e pesca.

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