Sin dall'inizio dell'epidemia da Covid-19, sono molte le compagnie aeree che hanno scelto di tenere i propri mezzi a terra. A dieci giorni dalla "chiusura totale", come stanno reagendo adesso?
Lo scoppio dell’emergenza Coronavirus ha portato alle decisioni più drastiche: tra di esse, si ricordano le interruzioni degli spostamenti in treno, così come quelle in traghetto tra una regione e l’altra. Ma prima di queste sospensioni, a dare il primo stop agli spostamenti interregionali sono stati proprio gli aeromobili delle grandi compagnie, italiane e non.
Così, in una rapida successione d’eventi, abbiamo tutti assistito impotenti alla chiusura prima di Terminal, poi di interi aeroporti. Un’emergenza senza precedenti, che ha messo in crisi diversi settori: tra di essi, quello delle compagnie aeree, che adesso fronteggiano le problematiche insistenti di ogni giorno, quali la cancellazione dei voli o l’impossibilità di fornire una qualche certezza sulla ripresa dei servizi.
La tensione è evidente, i viaggiatori continuano a chiedere risposte che non possono essere date. Ma, nonostante ciò, si sta cercando di reagire al meglio possibile per fornire un servizio efficiente, seppur limitato dai decreti ministeriali. Dunque, nonostante gran parte delle flotte di queste compagnie sia momentaneamente a terra, stanno cominciando ad arrivare le prime risposte.
È il caso, ad esempio, delle compagnie aeree low cost Ryanair e Volotea. La prima, lo scorso 13 marzo, ha comunicato di avere l’intenzione di non voler più applicare “la penale per il cambio volo ai clienti che desiderano modificare i propri piani di viaggio a causa dell’attuale epidemia di Covid-19. […] I clienti che decidono di cambiare un volo dovranno comunque pagare la differenza tariffaria, ma riteniamo che la rimozione della penale di modifica offrirà maggiore flessibilità”.
Per quanto riguarda la compagnia low cost spagnola Volotea, invece, si è deciso di comunicare ai viaggiatori che “se prenoti il tuo volo prima del 6 di aprile per viaggiare tra marzo e giugno, potrai cambiare le date del tuo volo tutte le volte che vuoi”. Un’iniziativa che, a detta di Volotea, cerca di “far viaggiare in tutta tranquillità” chi prenota, senza il timore di perdere tutto in caso di ulteriori cancellazioni dei voli.
Si passa ora alla compagnia di bandiera Alitalia: con sempre meno posti in cui atterrare (è stato comunicata la chiusura del Terminal A di Roma-Fiumicino e quella temporanea di Milano-Linate), si sta cercando come si può di venire incontro alle esigenze dei viaggiatori rimasti “chiusi fuori” dall’Italia.
Ecco perché, come comunicato, “in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, sta predisponendo una serie di voli speciali con i Paesi sui quali non è più possibile operare normali voli di linea, a causa delle restrizioni imposte al traffico aereo da e per l’Italia”.
La compagnia di bandiera, inoltre, chiede la massima collaborazione da parte degli utenti: da qui, la richiesta di chiamare il Customer Care Center solo se “la data del volo è entro i prossimi 3 giorni, per consentirci di supportare prima le richieste più urgenti”, e ricordando che si ha “tempo fino al 31 maggio per cambiare il biglietto e sarà possibile farlo anche successivamente alla partenza del volo”.
La vera sorpresa, invece, proviene dalla compagnia low cost svizzera EasyJet: sono già prenotabili, infatti, i voli per il prossimo inverno. Come comunicato dalla stessa compagnia, “a causa delle attuali circostanze senza precedenti, abbiamo pensato di mettere in vendita i voli per il prossimo inverno con un po’ di anticipo, così se hai già una prenotazione e la vuoi modificare, potrai decidere di spostarla fino a febbraio 2021“.
Il comunicato procede tranquillizzando i viaggiatori: “abbiamo per il momento deciso di non applicare i costi per il cambio prenotazione, per cui ora puoi modificare la data e/o la destinazione dei tuoi voli senza costi per il cambio”. La compagnia inoltre informa che “fino alla mezzanotte di martedì, le tariffe per i nostri voli dal 25 ottobre 2020 al 28 febbraio 2021 saranno a un prezzo massimo di €39.60 a tratta per persona”.
Una scommessa importante quella della compagnia aerea svizzera, che ricorda come stiano “facendo tutto il possibile per supportare i nostri clienti in un momento così delicato”. Il Covid-19 sta senza dubbio sconvolgendo la vita economica, e non solo, dell’Italia e di coloro che vi operano; la speranza comune è quella della presta sospensione della “chiusura”, così che, finalmente, gli spostamenti e, in fondo, la vita normale di ogni giorno, tornino a normalizzarsi.
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