I lavoratori del Policlinico di Catania necessitano di tute, camici, guanti, visiere, mascherine filtranti e presidi di protezione dal Covid-19. Lo sottolineano, in una nota congiunta, i sindacati.
“Le attuali necessarie ed urgenti attività di contenimento della pandemia da coronavirus (SARS-COV-2) impongono a tutela sia dei pazienti dell’azienda ospedaliera-universitaria, di Catania, sia dei dirigenti medici e del personale infermieristico ed ostetrico, misure di prevenzione tempestive ed efficaci da parte dei vertici del Policlinico di Catania”.
“È necessaria la tempestiva fornitura, a tutt’oggi molto carente, dei dispositivi e dei presidi per la protezione individuale, omologati e registrati non solo antibatteriche ma come sicuramente antivirali (tute e camici, guanti, visiere, mascherine filtranti efficaci tipo FFPD-3) ed adeguati alla protezione attiva e passiva per il tipo di rischio secondo le attività svolte”, denunciano i rappresentanti dei lavoratori che chiedono anche di sottoporre al nuovo tampone rapido il personale -pur asintomatico- proveniente da zone a rischio, prima dell’immissione in servizio; di lasciare in quarantena precauzionale, come da recenti disposizioni regionali e nazionali del 12/03/2020, anche gli operatori a rischio presunto – entrati in contatto con pazienti positivi al SARS-COV-2 – pur se asintomatici e non positivi; di tenere a casa il personale con gravi patologie o sistema immunitario compromesso, i dipendenti in stato di gravidanza e i dipendenti che assistono familiari (legge 104/92).
Le richieste prevedono inoltre di concedere congedi parentali in modo alternato laddove entrambi i genitori lavorano nella stessa azienda; di garantire la turnazione per coloro che non lavorano nella stessa azienda e non usufruiscono uno dei due genitori del lavoro agile; di adottare ogni attenzione che garantiscano maggiore sicurezza alla salute per tutti gli operatori sanitari, durante i turni lavorativi.