Il Covid-19 ha bloccato tanti settori economici, tra cui l'occupazione tramite i concorsi pubblici. Tuttavia, alcuni sono rimasti attivi e si potranno svolgere in modalità telematica o curriculare.
Il Covid-19 e il decreto del 9 marzo, che ha istituito nuove misure di contenimento del virus, hanno causato tanti divieti nell’ambito dell’occupazione. Infatti, la maggior parte dei concorsi pubblici previsti per la primavera 2020 sono stati annullati fino al 3 aprile. Tuttavia alcuni sono rimasti in gara e hanno adottato delle misure adatte alle nuove esigenze.
Infatti, i concorsi pubblici per figure estremamente necessarie in questo periodo di emergenza, quali medici, infermieri e personale della Protezione civile, si sono conformati a modalità di selezione telematica o in forma curriculare. In questo secondo caso la selezione avviene in base al confronto dei titoli posseduti dai partecipanti, sulla base della documentazione inviata tramite email. Questi vengono, poi ordinati in una graduatoria finale con la relativa documentazione.
Anche quando non possono svolgersi telematicamente, competizioni pubbliche di questo tipo prevederanno colloqui tenuti alla distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Queste modalità sono previste per tutte le gare pubbliche dello Stato, visto l’ampliamento della zona rossa attuato dal Governo circa una settimana fa.
L’estrema necessità di personale sanitario e della protezione civile non ferma, quindi, i concorsi pubblici italiani, vista la gravità della situazione in cui ci troviamo. Non si hanno notizie, invece, del test di Medicina 2020, che le Università private hanno organizzato nel mese di aprile, almeno negli scorsi anni. Del resto, la situazione, sia nell’ambito dei concorsi pubblici, che nell’istruzione in generale, è piuttosto incerta e confusa.
Una notizia negativa, purtroppo, arriva dai concorsi pubblici in ambito scolastico. Infatti, le prove del TFA sono state rimandate, mentre i concorsi scuola non sono ancora stati pubblicati. Si teme, a questo punto, che la situazione di emergenza Coronavirus possa provocare un effetto domino sul prossimo anno scolastico. Come notato da molti, se non si riuscirà a pubblicare almeno il concorso scuola straordinario il rischio è che ci sia bisogno di circa 200 mila supplenti per l’anno prossimo. Un numero che peserebbe moltissimo sull’economia, senza, peraltro, risolvere il problema.
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