I migranti della Sea Watch 3 sono sbarcati a Messina, nonostante il parere contrario del governo regionale. “Il governo di Roma ha respinto la nostra proposta – commenta a proposito il governatore Nello Musumeci -, autorizzando a Messina lo sbarco dei migranti e la loro sottoposizione a isolamento in un hotspot che le autorità sanitarie hanno dichiarato inadeguato allo scopo. È una decisione grave che non rispetta la dignità dei migranti e le preoccupazioni dei siciliani. Sarebbe stato più umano indirizzare la nave in un porto attrezzato e in un territorio lontano dalla emergenza sanitaria. Ne prendiamo atto”.
Già nel corso della giornata di ieri il presidente Musumeci si era detto più volte contrario allo sbarco dei migranti autorizzato dal governo centrale. Le operazioni di sbarco iniziate presso il molo di Norimberga si sono già concluse. A bordo presenti 194 migranti, tra cui 31 minori e 19 donne, nessuno con segnali di patologie o febbre. Tuttavia, dopo lo sbarco sono stati tutti messi in quarantena presso centro di accoglienza caserma Gasparro del villaggio di Bisconte. Quarantena a bordo anche per i membri dell’equipaggio.
Musumeci ha in seguito aggiunto: “Siamo stati chiari fin dal primo momento, in una condizione di seria e diffusa preoccupazione ritenevamo giusto e doveroso che i circa 200 migranti colpiti in fronte dal destino restassero a bordo della nave per la quarantena: e se la nave non era in condizioni di poter mantenere queste persone per 14 giorni bisognava utilizzare l’hotspot di Messina razionale ed efficiente ma siccome non lo è il governo nazionale avrebbe dovuto indicare un altro porto. Che ci vuole a sistemare hotspot di Messina? Servirebbero 2-3 milioni di euro perché il governo nazionale non lo fa? A volte il buonismo è la maschera per nascondere la più nera delle ipocrisia anche in certi politici locali”.