Al Centro fieristico "Le Ciminiere", esperti del settore analizzeranno il problema da un punto di vista economico, etico e ambientale.
Lo spreco alimentare non è solo un problema economico ed etico, dovuto alla mancata condivisione di risorse alimentari con chi è più bisognoso da parte di chi “spreca”, ma anche un problema ambientale, indotto dal conferimento di questo surplus alimentare nel ciclo della gestione dei rifiuti.
Un tema che sarà analizzato da esperti del settore lunedì 9 dicembre, a partire dalle 15, al Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania, nel corso del convegno dal titolo “Alimentarsi meglio riducendo lo spreco alimentare, i suoi impatti, i suoi costi… per le famiglie, per il pianeta“.
Una problematica che implica anche uno spreco di risorse preziose sempre più limitate contribuendo anche al cambiamento climatico. Secondo la FAO i rifiuti alimentari creano un inquinamento da anidride carbonica equivalente a circa l’8% delle emissioni totali di gas ad effetto serra prodotte dall’uomo. Questo perché, per ogni kg di cibo prodotto, vengono rilasciati circa 4,5 kg di CO2 nell’atmosfera. I paesi membri dell’Unione europea generano ogni anno circa 90 milioni di tonnellate di sprechi e perdite alimentari (circa 173 kg pro-capite), per un valore totale superiore ai 140 miliardi di euro, pari all’intero bilancio dell’Ue. Per arginare questo fenomeno la Commissione europea nel 2015 ha lanciato un pacchetto sulla cosiddetta “economia circolare”, attualmente al vaglio del Parlamento e del Consiglio. L’obiettivo è di allineare le politiche europee agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, creando un modello di consumo e di produzione realmente sostenibile.
L’incontro è organizzato dal Rotary Catania Sud, dai centri di ricerca dell’Università di Catania Cutgana e CUrE e dall’Associazione degli Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio.
Apriranno i lavori Francesco Giarrizzo, presidente Rotary Club Catania Sud, Roberto Cellini, direttore del Dipartimento Economia e Impresa, Giovanni Signorello, direttore del Cutgana, Roberta Piazza, direttore del CUrE, Giuseppe Mancini, vicepresidente dell’Associazione nazionale Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio, Salvo Cocina, dirigente generale del Dipartimento Acque e Rifiuti, Antonello Biriaco, presidente Confindustria Catania, Fabio Cantarella, assessore all’Ambiente, Ecologia e Sicurezza del Comune di Catania.
A seguire le relazioni di Francesco Giarrizzo (Rotary Club Catania Sud), Mario Grosso (Politecnico di Milano), Claudia Arcidiacono (Università di Catania), Margherita Ferrante e Gea Oliveri (Università di Catania), Giuseppe Mancini e Carlo Ingrao (Università di Catania), Agata Matarazzo (Università di Catania), Giovanni Pavone (Renoils Siciligrassi), Vincenzo Chiofalo (Università di Messina), Renato Giunta (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia), Emanuele Zappia (Maas) e Salvatore Raciti (Polizia Provinciale Città metropolitana di Catania).
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