Si è svolta ieri, 29 novembre, la quarta marcia globale per il clima. Dopo la partecipata manifestazione di settembre, durante la quale avevano sfilato per le strade di Catania 15mila persone, lo sciopero si è replicato in città durante l’attesa giornata del Black Friday. Le strade di via Etnea si sono riempite di persone, non per lo shopping selvaggio, ma per ricordare a tutti gli abitanti e al mondo intero che il clima non fa sconti e che è il caso di agire.
Al termine della manifestazione, come successo già due mesi fa, gli organizzatori del Fridays For Future Catania hanno parlato con il sindaco Salvo Pogliese per chiedere che anche la città etnea partecipi alla rivoluzione green in corso in tutto il mondo e per conoscere le manovre che quest’ultimo ha intenzione di adottare per migliorare gli interventi sul fattore ambientale.
“In merito al percorso di pedonalizzazione, da qui a dieci giorni presenteremo un progetto articolato in tal senso – ha dichiarato il primo cittadino – con la chiusura di alcune zone del centro storico, anche in occasione della prossimità delle festività natalizie. Ci saranno anche alcune aree che saranno chiuse definitivamente al traffico. Entro una decina di giorni presenteremo queste iniziative nel corso di una conferenza stampa: alcune limitate al periodo natalizio, quindi fino al sei gennaio, altre stabili e definitive”.
Ha preso poi la parola l’assessora Barbara Mirabella, che ha parlato della piantumazione di nuovi alberi in città: “Abbiamo lanciato ieri la call sulla pagina del Comune di Catania nell’ambito di un progetto di democrazia partecipata e uno dei progetti finanziabili riguarda proprio la piantumazione di 2000 alberi in città”.
Nel corso dell’incontro gli organizzatori hanno chiesto un maggiore sforzo al Comune, che tuttavia ha ricordato la condizione di dissesto in cui versa la municipalità etnea. Si vedrà, dunque, nel prossimo futuro se l’amministrazione riuscirà a fare uno sforzo in più sui temi di ambiente e differenziata, malgrado le finanze in cui versa, o se la barriera economica diventerà un muro che costringerà Catania a fare dei passi indietro.