Dopo l’aggressione subita ieri nel traghetto da parte di un gruppo di ultras, Pietro Lo Monaco, l’ex dirigente generale e tutt’ora amministratore del Calcio Catania è stato convocato oggi in prefettura durante la riunione del Comitato per l’ordine pubblico, dove si è discusso della vile aggressione e del clima di tensione in città. Lo Monaco visibilmente scosso, non si è tuttavia sottratto dal rilasciare dichiarazioni ai giornalisti in merito all’accaduto.
“Ero andato nella zona del bar per bere un caffè e sono stato aggredito alle spalle. L’episodio di ieri è stato preannunciato da striscioni appesi in città, da scritte minacciose sui muri, dalla testa di porco lasciata allo stadio Massimino, da una campagna social che non riesco a capire da dove viene” – con queste parole l’ormai ex dirigente generale del Calcio Catania ha spiegato le dinamiche dell’aggressione.
“Mi sono sentito violato – continua Lo Monaco -, non mi aspettavo un’aggressione così, non so fino a che punto ho avuto la lucidità di ragionare, portando il gruppo all’esterno del bar. Sono stato per quasi venticinque minuti in balia di questi con minacce becere. Poteva anche scapparci il morto.”