Da pochi giorni, è stata resa nota la notizia di un bonus, ossia un incentivo alle imprese che assumono cittadini che beneficiano del reddito di cittadinanza. Pare che tale incentivo fosse previsto sin dall’inizio nella formulazione del sussidio introdotto dalla scorsa legge di Bilancio. La manovra punta ad essere un’ulteriore spinta alle aziende che, assumendo i beneficiari di reddito, riceveranno in cambio uno sconto sui contributi previdenziali da versare. Il limite è fissato sulla base dell’importo mensile del reddito percepito dal lavoratore. Entro venerdì 15 novembre l’Inps renderà disponibile il modulo di richiesta del Srdc, ovvero lo Sgravio reddito di cittadinanza.
Come funziona lo sgravio reddito di cittadinanza?
Come riporta il Sole 24Ore, lo sgravio viene erogato per un periodo che corrisponde alla differenza tra i 18 mesi totali di reddito e le mensilità già godute del sussidio. Ossia, se il lavoratore viene assunto al decimo mese di reddito, per l’imprese lo sgravio sarà per i restanti otto mesi che servono per arrivare a un totale di 18. Comunque non possono essere meno di cinque mensilità. L’importo non può superare i 780 euro mensili.
La viceministra all’Economia Laura Castelli si dice soddisfatta delle nuove misure introdotte: “Oggi si concretizza un altro tassello – spiega la Castelli – a dimostrazione che questo strumento è una politica attiva del mercato del lavoro con l’obiettivo di ricollocare le persone. Dal 15 novembre l’Inps renderà disponibili i moduli di richiesta dell’agevolazione che consente alle imprese che assumono di ricevere un incentivo pari alla differenza tra le 18 mensilità e le mensilità percepite. Lo abbiamo sempre detto: il reddito di cittadinanza serve a dare una seconda opportunità a chi è rimasto indietro”.
Come faranno le imprese ad ottenere il bonus?
Innanzitutto, l’imprenditore dovrà collegarsi al sito dell’Inps nella sezione “Portale delle Agevolazioni” e compilare online il modulo di richiesta, chiamato Srdc (sgravio reddito di cittadinanza). Una volta inserita la domanda, l’Inps effettuerà dei controlli automatici per verificare se l’assunzione sia stata già regolarmente comunicata all’Istituto e per riscontrare che il lavoratore per il quale si chiede il beneficio dello sgravio contributivo sia un regolare percettore di Reddito di cittadinanza.
Dopo i dovuti controlli, l’Inps provvederà quindi a calcolare l’ammontare del bonus. In concreto il calcolo dipenderà sia dal valore del Reddito di cittadinanza percepito dal dipendente sia dall’ammontare della contribuzione previdenziale dovuta in base alla retribuzione e al livello di inquadramento contrattuale. Se il rapporto di lavoro è a tempo parziale, il beneficio sarà ridotto in proporzione rispetto a quello del tempo pieno.
Gli importi saranno erogati a conguaglio attraverso il sistema Uniemens, che riepiloga mensilmente i dati dei contributi dovuti per tutti i lavoratori; quindi, se l’azienda ha altri dipendenti che non beneficiano dello sgravio, l’importo mensile complessivo da pagare sarà ridotto delle somme spettanti e riconosciute come bonus. Se il lavoratore è stato assunto con un patto di formazione il beneficio sarà ripartito tra il datore di lavoro e l’Ente di formazione, al quale spetterà una quota dello sgravio contributivo.