Sta per concludersi la prima fase dellโedizione 2019 del programma di formazione alla cultura dโimpresa, con gli studenti partecipanti allโiniziativa che hanno unito formazione teorica e pratica ideando e sviluppando soluzioni innovative. Iniziata lo scorso giugno, la quarta edizione del CLab Catania, il programma nazionale a cui aderisce anche lโateneo etneo, รจ arrivata al giro di boa. Nel corso di questi mesi un susseguirsi di laboratori, workshop, visite aziendali e testimonianze di imprenditori del territorio hanno consentito agli studenti di apprendere nozioni utili sullo sviluppo di modelli imprenditoriali.
Sostenuto dal Miur, il Contamination Lab รจ stato ideato per consentire agli allievi partecipanti di acquisire competenze trasversali, relazionali e le nozioni necessarie per lโavvio di progetti di natura aziendale attraverso la contaminazione sia tra il mondo accademico ed imprenditoriale che tra gli stessi partecipanti. Per questa quarta edizione, lโUniversitร di Catania ha aperto le porte del programma a 60 tra laureandi e laureati da non oltre i 30 mesi dellโAteneo. A seguito di unโaccurata selezione, sono stati coinvolti studenti provenienti da ben 12 dipartimenti: Economia e impresa, Giurisprudenza, Matematica e informatica, Scienze biologiche, geologiche e ambientali, Scienze chimiche, Agricoltura, alimentazione e ambiente, Scienze politiche e sociali, Medicina e chirurgia, Scienze del farmaco, Ingegneria civile e Architettura, Scienze della formazione e dellโAccademia delle Belle Arti.
Lโattivitร formativa della prima fase del CLab si รจ articolata in vari moduli didattici su tematiche quali dal Design Thinking alla Lean Methodology, dal Service Design ai modelli di Fundraising, abbinando teoria e pratica. I partecipanti al Contamination Lab hanno formato 10 team e hanno ideato e iniziato a sviluppare nuove soluzioni imprenditoriali innovative a problemi concreti che, nella seconda fase del programma, saranno chiamati ad affinare. Veri e propri embrioni per future startup. Unโattivitร , questa, che mette in campo formazione e training dโimpresa utile anche a chi, domani, preferirร proseguire in un qualunque altro ambito professionale diverso dal percorso imprenditoriale. โQuesto tipo di intervento colma un vuoto – ha spiegato il professore Vincenzo Catania, referente di Ateneo del progetto e Clab Chief -. Lโeducazione allโautoimprenditorialitร , al saper generare e portare avanti unโidea fino a farla diventare un progetto, era assente e lโUniversitร di Catania ha intuito che il Contamination Lab potesse rappresentare una risposta efficace per colmare questo gapโ. Un impegno che si รจ tradotto anche in un riconoscimento formale, visto che lโAteneo catanese รจ tra i primi in Italia ad avere integrato tale attivitร nei corsi di laurea riconoscendo ai partecipanti un ammontare di crediti formativi universitari (Cfu).
Il progetto รจ specificamente rivolto a giovani con differenti background universitari per mettere insieme, al lavoro, competenze diversificate che si arricchiscono a vicenda e creano valore aggiunto nei progetti โpartendo dal presupposto che – ribadisce la responsabile delle attivitร formative, la professoressa Daniela Giordano – il principio fondamentale del progetto รจ la contaminazione. Inoltre, sperimentando praticamente il percorso di ideazione e di sviluppo progettuale in team, gli studenti affinano competenze relazionali e di risoluzione dei problemi oggi estremamente preziose nel mondo del lavoroโ.
Al fianco dellโAteneo, questโanno, partecipa tree, PMI innovativa specializzata in percorsi di Education e di Open Innovation che supporta le attivitร del Contamination Lab offrendo un approccio aziendale e imprenditoriale al percorso didattico e di sviluppo delle idee dโimpresa.