Come annunciato ieri, l’Università di Catania ha comunicato che è cambiata la scadenza per il pagamento del contributo da parte degli studenti irregolari. In particolare secondo quanto deliberato dal Cda dell’Ateneo lo scorso 21 ottobre, Per l’anno accademico 2019-20, tutti gli studenti ‘irregolari’ dovranno pagare il contributo minimo di 200 euro stabilito dal comma 258 della legge 232/16, entro la scadenza del 31 dicembre 2019 e non più entro il 10 febbraio del 2020 come indicato nella Guida dello Studente.
Infatti, secondo la Guida dello studente Unict per l’anno 2019/2020 gli studenti irregolari, ovvero coloro i quali soddisfano il requisito dei crediti ma non quello della regolarità degli anni di iscrizione, devono un contributo onnicomprensivo annuale all’Ateneo calcolato sulla base delle fasce di contribuzione Isee, fermo restando che tutti a prescindere dall’Isee, devono effettuare il pagamento di un valore minimo di 200 euro. Infatti, anche quegli studenti irregolari con Isee compreso tra 0 e 17 mila euro devono all’Ateneo il contributo di 200 euro.
Nello specifico, la delibera riguarda gli iscritti al secondo anno che alla data del 10 agosto 2019 non abbiano conseguito almeno 10 crediti formativi universitari e tutti gli iscritti ad anni accademici successivi al secondo che non abbiano conseguito almeno 25 crediti formativi nei dodici mesi antecedenti il 10 agosto 2019.
Ciò significa che il contributo di 200 euro da versare entro il 31 dicembre non è, come molti temono, una tassa extra, si tratta dello stesso contributo minimo obbligatorio richiesto normalmente agli irregolari entro il 10 febbraio. Resta il fatto che l’anticipo del pagamento e il poco preavviso dato agli studenti, porterà loro non pochi disagi. Gli studenti, secondo le previsioni di Unict, dovrebbero poter pagare i 200 euro a partire dall’11 novembre, sempre portale permettendo.
A destare ulteriori perplessità è che il provvedimento deliberato dal Cda avrà effetto anche per i prossimi anni accademici. Dall’anno accademico 20-21, infatti, gli studenti tenuti al pagamento del contributo minimo di € 200,00, dovranno infatti versare la prima quota, pari a € 356,00, entro il 10 ottobre di ogni anno.
Intanto, la notizia dell’anticipo del pagamento dei 200 euro ha indignato molti studenti, che non hanno apprezzato la decisione del Cda. Sui social e sui gruppi universitari è già scoppiata la polemica: le nuove modalità di rateizzazione, con pagamento dei 200 euro a dicembre, tassa a febbraio e tassa a maggio sembrano assurde a gran parte degli studenti, che intendono fare rete per rivolgersi alle segreterie e ai rappresentanti degli studenti, così come al Senato Accademico. La decisione dell’Ateneo, infatti, seppur legittima non appare pensata in favore degli studenti.