Il tecnico livornese sostituisce l'esonerato Andrea Camplone, dopo un inizio altalenante condito dalle ripetute sconfitte esterne.
Con una breve nota, che riportiamo di seguito, il Calcio Catania attraverso i suoi canali ufficiali ha comunicato il ritorno sulla panchina rossazzurra di Cristiano Lucarelli, in luogo dell’esonerato Andrea Camplone; la prima avventura del tecnico livornese, terminò nel giugno del 2018 dopo la sconfitta interna contro il Siena, valida come gara di ritorno della semifinale playoff dopo la lotteria dei rigori:
“Il Calcio Catania comunica di aver affidato l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra all’allenatore Cristiano Lucarelli, nato a Livorno il 4 ottobre 1975. Il tecnico toscano, che guiderà nuovamente i rossazzurri dopo l’esperienza vissuta nella stagione 2017/18, potrà contare sull’apporto dell’allenatore in seconda Richiard Vanigli e del collaboratore tecnico Alessandro Conticchio. Lucarelli dirigerà la seduta odierna e domani sera sarà in panchina in occasione della gara contro il Bisceglie. Il Calcio Catania ringrazia Orazio Russo per la disponibilità assicurata: già nel pomeriggio, l’allenatore catanese potrà tornare al lavoro con la formazione rossazzurra Under 17“.
L’ex bomber livornese, ritorna a sedere sulla panchina rossazzurra dopo esser stato allontanato dalle pendici dell’Etna; una scelta che fece discutere non poco, dettata secondo il pubblico, da una mancata discontinuità di progetto e con una rosa che andava semplicemente puntellata in vista del nuovo campionato. Ma il rapporto tra Cristiano Lucarelli e la tifoseria non è mai stato di sole rose e fiori: in molti, infatti, chiedevano la sua testa dopo la roboante e ormai celebre sconfitta per 4-0 in quel di Monopoli; oppure, ancora, in seguito alle frasi in sala stampa contro parte della tifoseria, invitata dal tecnico ad andare la domenica a giocare al Bingo piuttosto che criticare la squadra. Dissapori che ancora oggi, dopo questa scelta da parte della società, fanno discutere i tifosi.
Lucarelli, nella sua breve storia rossazzurra, viene ricordato ancora oggi per i tanti punti messi a segno con la squadra lontana dalle mura dello Stadio Angelo Massimino di Catania; meno brillante e sicuramente altalenante il suo bottino all’interno della roccaforte etnea, con gli uomini rossazzurri che faticavano non poco ai piedi dell’Etna e all’interno dell’ex Cibali.
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