Ennesimo episodio di bistrattamento del patrimonio archeologico di Catania. Stavolta tocca al Bastione degli Infetti, trasformato per un giorno in una pista da motocross.
Catania dimostra ancora una volta di non meritare il parco archeologico che i secoli le hanno donato. Altrimenti, non sarebbe pensabile che un sito come il Bastione degli Infetti venga utilizzato in pieno giorno per fare… motocross.
La segnalazione arriva dalla pagina Legambiente Catania. Senza curarsi del luogo in cui si trovavano, tre ragazzi sono entrati all’interno del prezioso sito archeologico con tanto di moto da cross, immortalati in alcuni scatti eseguiti da lontano.
Non è facilmente identificabile il volto dei due ragazzi e della ragazza, ma la tipologia di veicolo di cui sono alla guida appare inequivocabile. Inutile chiedersi di chi sia la colpa in queste circostanze, visto che si tratta di un episodio che esprime condanne trasversali: all’inciviltà di alcuni cittadini di Catania, a chi dovrebbe custodire il luogo, attualmente affidato alla società Multiservizi, e a chi dovrebbe controllare i controllori, vale a dire l’amministrazione comunale, che paga per avere un servizio inefficiente.
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