Domani, venerdรฌ 27 settembre, in occasione del 3ยฐ Sciopero Globale per il Clima, anche a Catania si svolgerร la manifestazione cittadina, che si snoderร lungo la via Etnea. Il programma prevede la partenza da piazza Roma, intorno alle 9/9.30, per poi procedere in via Etnea e concludere in piazza Universitร alle ore 13.
Si tratta della giornata conclusiva della settimana di mobilitazione mondiale promossa da Fridays For Future, il movimento internazionale ispirato all’azione dellโattivista svedese Greta Thunberg. Il movimento chiede ormai da mesi, nelle cittร di tutto il mondo, di ascoltare il grido dโallarme lanciato dalla comunitร scientifica e rivolge a governi e istituzioni a piรน livelli la richiesta di prendere provvedimenti immediati per contrastare il cambiamento climatico, con un conseguente cambio di rotta nel sistema politico e produttivo.
“Per ridurre in misura significativa i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici chiediamo che venga rispettato lโAccordo di Parigi e che lโaumento di temperatura globale non oltrepassi i 1.5ยบ C. Chiediamo la transizione immediata dal modello fossile a quello delle energie pulite e rinnovabili, per evitare all’Italia, all’Europa e al mondo intero gli effetti degli sconvolgimenti climatici: catastrofi naturali, gravi carestie e i conseguenti fenomeni migratori fuori scala” dichiara Sofia Tortorici, referente locale di FFF.
“Dobbiamo accelerare la transizione verso unโItalia senza emissioni di gas serra – continua –. La mobilitazione deve continuare per reclamare lโattenzione delle classi dirigenti del mondo alla ormai riconosciuta presenza di una emergenza climatica e ad applicare delle misure urgenti e concrete per contrastarne le cause“.
“I report scientifici dellโultimo anno sul cambiamento climatico hanno evidenziato piรน che mai la necessitร di un cambiamento profondo del sistema in cui viviamo, che รจ stato reclamato da milioni di giovani nelle piazze di tutto il mondo nei mesi passati” dichiara Paolo Putrino, portavoce di Fridays For Future Catania. “Serve un cambio radicale del nostro sistema economico e produttivo, e deve essere fatto secondo criteri di equitร , facendo pagare a chi ha inquinato il prezzo della riconversione, e non scaricandolo sulle classi sociali piรน deboli: questa per noi รจ la giustizia climatica“.