In alcune delle sue ultime interviste, il neo ministro dell’Istruzione ha affrontato anche il problema della carenza di docenti. Secondo il neo-ministro, il problema di fondo sarebbero i tagli degli ultimi 15 anni e la differenza con gli altri Paesi che, a dispetto della crisi, hanno continuato a investire nella formazione. Per questo, il Ministro sembra deciso a reperire “3 miliardi entro fine di quest’anno“.
Il problema delle risorse è sempre presente, ma la questione della carenza di docenti sembra davvero grave: sono moltissimi i ragazzi che non dispongono, ad esempio, di un insegnante di sostegno. Il ministro punta inoltre al riconoscimento del mestiere dell’insegnante e, quindi, prevede un aumento degli stipendi.
“Gli stipendi sono troppo bassi, Sarebbe una punizione agli insegnanti con aumenti basati sul merito. Daremmo un brutto messaggio, che il problema della scuola siano gli insegnanti – commenta–. Bisogna creare le condizioni perché i docenti possano fare bene, solo a quel punto valutazione e premio per merito”.