Lo scorso mese di marzo Catania era stata scossa dalla vicenda, che avrebbe visto tre ragazzi catanesi accusati di stupro ai danni di una ragazza americana che si trovava in Italia da pochi mesi ed era ospitata da una famiglia italiana come ragazza alla pari.
Nei prossimi giorni, il 26 e 27 settembre prossimi, la gip Simona Ragazzi ha fissato le date dell’udienza in cui si svolgerà l’incidente probatorio e la ragazza non trovandosi più in Italia sarà sentita in videoconferenza dall’America tramite l’assistenza di un interprete. La gip ha inoltre accolto la richiesta dei legali dei tre ragazzi di far partecipare, senza però possibilità di intervenire, di uno psicologo e sessuologo come consulente di parte.
La giovane donna si era inizialmente confidata con la famiglia di origine ed era stata invitata dai genitori a rivolgersi e chiedere aiuto alla famiglia che la stava ospitando, i quali, avevano contattato un amico carabiniere e portato la ragazza nella caserma di Piazza Verga per denunciare la violenza subita.
L’aggressione era avvenuta lo scorso 26 marzo, e dopo la denuncia della vittima, erano scattati gli arresti da parte dei carabinieri che avevano eseguito il provvedimento di fermo su mandato della procura ed erano scattate le manette per tre giovani catanesi: Roberto Mirabella che è assistito dagli avvocati Luigi Zinno e Giuseppe Rapisarda; Agatino Valentino Rapisarda, assistito dagli avvocati Giovanni Avila e Monica Catalano; e Salvatore Castrogiovanni, assistito dall’avvocata Maria Luisa Ferrari.