Terra dallo straordinario patrimonio artistico e storico-culturale, la Sicilia si conferma una delle mete più amate da turisti italiani e stranieri. Quanto rivelato dai dati Istat non lascia spazio a dubbi: nel 2018 si è registrato un aumento dei flussi turistici del 2,9% rispetto all’anno precedente sia in termini di arrivi (oltre 140 mila in più) che di presenze (oltre 430 mila pernottamenti in più).
La nostra isola piace sempre più agli italiani e sopratutto agli stranieri: questi infatti rappresentano il 50,9% di coloro che nel 2018 hanno trascorso una o più notti in uno degli esercizi ricettivi dell’Isola. Tra le varie località siciliane, Palermo, Taormina e Catania si confermano le città con le più alte presenze turistiche. Aumenti rilevanti si registrano anche a Ragusa, Valderice, Mazara del Vallo e Modica.
Il turismo si attesta ancora una volta tra i settori più trainanti dell’economia siciliana: oltre a ristoranti, pizzerie e alberghi, in Sicilia figurano 16.176 imprese artigiane interessate da attività turistiche che riguardano principalmente il settore dell’agroalimentare (33,4%), delle altre attività manifatturiere e dei servizi (22,0%). Il boom di presenze ha anche incentivato, negli ultimi cinque anni, un incremento del numero di esercizi ricettivi (+20,6 % rispetto al 2014). In particolare dal 2014 al 2018 si osserva una crescita accentuata di presenze di turisti in bed and breakfast (+38,2%), alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+31,7%) e agriturismi (+12,9%).
Sebbene con un inizio incerto a causa del maltempo, la stagione estiva sembra finalmente essere entrata nel vivo e con la prima settimana di agosto cresce il numero di coloro che si metteranno in viaggio. Secondo Federturismo Confidustria, a partire dal mese di agosto, saranno 20 milioni gli italiani a fare le valigie: Sardegna, Sicilia e Puglia si confermano le regioni più amate da tutti, italiani e non. La Grecia e la Spagna con le loro isole saranno invece le località marine preferite all’estero, mentre per il lungo raggio la scelta ricadrà su Giappone, Stati Uniti e Oceano Indiano.