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Sicilia, mare inquinato in sedici punti: le zone contaminate

Nel loro rapporto sulle spiagge siciliane, i tecnici di Goletta verde segnalano per il 2019 sedici punti "fortemente inquinati" in tutta l'Isola. Palermo e Catania le province più "colpite".

La Sicilia e il suo mare: molti credono che la realtà dell’Isola sia quella di coste splendide; una terra dove brilla sempre il sole, la meta ideale per ogni amante delle nuotate in mare. Bel tempo a parte, tuttavia, la verità non potrebbe essere più diversa. Su 25 punti lungo le coste della Sicilia monitorati da Goletta verde nel 2019, 16 risultano fuori dai limiti di legge. Di questi, 12 sono giudicati “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. È la fotografia scattata dai tecnici della storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.

A parlarne Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, e Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde, nel corso di una conferenza stampa a Palermo. Cinque sono i punti giudicati “fortemente inquinati” in provincia di Palermo, ma il segno rosso è stato tracciato anche nelle province di Messina, Catania, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa.


Mare inquinato, nella Sicilia orientale sei località off-limits: i dati di Goletta Verde


 

Quattro i punti fortemente inquinati nel catanese, dove si registrano soglie critiche in diverse zone: lo sbocco dello scarico fognario all’inizio del lungomare Galatea (Acicastello), la foce dell’Alcantara tra Catalabiano e Giardini Naxos, la foce del torrente Macchia a Mascali. Entro i limiti il punto sulla spiaggia fronte canale Forcile, in contrada Pontano d’Arci a Catania.

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A Palermo, la provincia con più siti inquinati, vengono iscritti nella lista di Goletta verde 2019 cinque punti: lo sbocco dello scarico in via Messina Marine a Palermo; sul piano stenditore del lungomare, in località Porticello a Santa Flavia; sulla foce del fiume Chiachea a Carini; in località La Praiola a Terrasini e sulla foce del torrente Nocella tra i territori comunali di Terrasini e Trappeto.

Risulta “solo” inquinato il punto sulla spiaggia fonte canale presso piazza Marina a Cefalù.

In provincia di Messina “fortemente inquinata” la foce del torrente Patrì (Barcellona Pozzo di Gotto), entro i limiti la spiaggia libera del lungomare Colombo a Villafranca Tirrena. Ancora nella Sicilia orientale, in zona Siracusa bilancio positivo per metà. Risulta “fortemente inquinata” la foce del canale Grimaldi del capoluogo; entro i limiti di legge la spiaggia di Granatello nel territorio di Augusta.

Nel ragusano il punto campionato sulla foce della Fiumara di Modica nel territorio comunale di Scicli è risultato “fortemente inquinato”, come aveva evidenziato Legambiente durante un blitz nei giorni scorsi.

Spostandosi verso la Sicilia interna, in provincia di Caltanissetta è entro i limiti la spiaggia fronte foce del torrente Rizzuto a Butera, mentre risulta fortemente inquinato il punto sulla foce del fiume Gattano a Gela.

Infine, nelle province di Trapani e Agrigento sono sei i punti analizzati dai tecnici di Goletta verde, tre per provincia. A Trapani vanno bene due su tre: sul lungomare Alighieri nel capoluogo e a Marinella di Selinunte a Castelvetrano; inquinata la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo. Nell’agrigentino “fortemente inquinato” il punto sulla foce del torrente Cansalamone a Sciacca, “inquinato” quello sulla foce del fiume Akragas ad Agrigento e infine entro i limiti di legge la località spiaggia di Marinella a Porto Empedocle.