Il messaggio del padre su Facebook: “Ieri pomeriggio mio figlio si trovava a Etnaland di Catania, un ragazzo gli rubava le ciabatte a mio nipote, si sono accorti chi li aveva presi cosรฌ sono andati a farseli ridare, ma ad un certo punto questi inveivanoย una decina circa contro di loro, procurando a mio figlio, la rottura del naso, dello zigomo, problemi con mandibola, varie tumefazioni in faccia, colpendolo anche con pietre, tutto questo nessuno che interveniva, solo alcune donne, nessuna guardia della struttura, che peraltro neanche esiste un servizio di telecamere interne ed esterne, insomma una vergogna totale, sono intervenuti i carabinieri e non potuto dare altro che accompagnarli al pronto soccorso, dove mio figlio sarร a breve operato, spero che qualcuno abbia visto, sa qualcosa a filmato con un telefonino tutto ciรฒ, per poter rintracciare sti animali, se potete fate girare nei pressi di Catania perchรฉ sono Catanesi questa gente viscida. Conosco un Dio di giustizia, รจ sono sicuro che Lui farร giustizia”.
Sulla pagina Faceook di Etnaland, nel frattempo, si legge: “Siamo vicini al giovane Cristian e alla sua famiglia e confidiamo nel lavoro di indagine che le forze dellโordine stanno portando avanti. Il fatto che nel parco non ci siano telecamere di sorveglianza per lโindividuazione dei responsabili a posteriori, non significa che non ci siano in atto altri mezzi molto piรน efficienti. In questo momento non possiamo rivelare quanto materia di indagine, ma se accettiamo la rabbia e il senso di frustrazione e dolore del padre, dissentiamo da quanti non presenti nella struttura e allโaccaduto, sono pronti a scagliarsi contro il parco che non solo รจ intervenuto tempestivamente data la dinamica e tempistica dellโevento sia con la sicurezza, sia con il soccorso medico, che allertando le forze dellโordine e ha fatto e continua a fare ogni sforzo perchรฉ la famiglia Tarantino e il parco stesso abbia giustizia”.