Anche per l’anno accademico 2019/2020, l’osservatorio Censis ha pubblicato la classifica delle migliori università statali e non statali, valutando la didattica degli atenei d’Italia comprensivi di ogni gruppo disciplinare, sia di triennale, che di specialistica, che, infine, dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico. I parametri di cui il Censis ha tenuto considerazione riguardano principalmente due aspetti: la progressione di carriera dei laureati presso un dato ateneo e i rapporti internazionali.
Le migliori università statali di Medicina e Chirurgia
Di certo, uno dei corsi più ambiti dagli studenti è quello di Medicina e Chirurgia, su cui ogni anno si scatenano polemiche e discussioni a proposito del famoso numero chiuso. C’è chi direbbe che, pur di entrare in questo corso di laurea, non importa l’ateneo di cui si fa parte, basta accedere. Eppure la qualità conta, ne è una prova l’alto punteggio conseguito dai tre atenei che occupano i gradini più alti della classifica: Milano Bicocca (107,5), Pavia (100,5) e Bologna (91,5). In questa classifica, l’ateneo catanese si piazza 29esimo su 37, al pari dell’Università campana di Vanvitelli. Chiude la classifica l’Università di Chieti e Pescara, con un punteggio di 70,0.
Le migliori università non statali di Medicina e Chirurgia
Per la sua durata e la complessità, anche a livello di strutture, fa sì che anche a livello privato siano pochi gli atenei ad aver attivato corsi specifici in merito. Per questo, la classifica Censis del corso in Medicina e Chirurgia mette semplicemente in ordine gli unici tre istituti universitari non statali ad aver attivato questo corso, vale a dire: Milano San Raffaele (109,0), Roma Biomedico (93,0) e Milano Cattolica (90,5). Attenzione, però, perché il governo della Regione Sicilia e il Ministro per l’istruzione Bussetti hanno dato il via libera a un nuovo corso di Medicina anche alla Kore di Enna.