È scoppiato un terremoto giudiziario all’Università di Catania: sospesi 9 professori universitari e il rettore dell’Ateneo, il prof. Francesco Basile, per concorsi truccati. Sarebbero accusati dei delitti di presunta associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta e altro.
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Tra i professori indagati ci sarebbero: il prof. Giuseppe Sessa presidente del coordinamento della scuola “Facoltà di Medicina”; il prof. Giancarlo Magnano di San Lio, ex direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e attuale prorettore; il prof. Francesco Pignataro, ex rettore dell’Università di Catania; il prof. Filippo Drago, direttore del Dipartimento BIOMETEC; il prof. Carmelo Monaco direttore del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali ; il prof. Giuseppe Barone, ex direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali; il prof. Giovanni Gallo, direttore del dipartimento di Matematica e Informatica; la prof. Michela Maria Bernadetta Cavallaro, direttrice del dipartimento di Economia e Impresa; il prof. Roberto Pennisi, direttore del dipartimento di Giurisprudenza.
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L’operazione della Digos sul caso si chiama “Università Bandita”, che ha permesso di accertare 27 concorsi truccati: 17 per professore ordinario, 4 per professore associato, 6 per ricercatore. Coinvolti nel procedimento 40 professori di varie università: Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona. In queste ore sono in corso oltre quaranta perquisizioni.