Una donna ha denunciato attraverso il quotidiano La Sicilia di essere stata palpeggiata durante una mammografia all’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale.
“All’accettazione trovo una signora di mezza età che mi fa compilare un questionario – racconta la donna in una lettera aperta al quotidiano -, e un ragazzo, sicuramente un tirocinante, o laureando specializzando, oppure uno che ha cambiato da poco reparto, non so definirlo con certezza. La donna istruisce il ragazzo su come posizionarmi. E questo con fare disinvolto allo stesso tempo sentendosi autorizzato tocca e palpeggia, poi mi fa posizionare il seno destro sul macchinario, poi si allontana e ritorna accarezzandomi il capezzolo sinistro senza motivo”.
Sulla vicenda è subito intervenuto il Codacons, chiedendo all’Asp di fare un’indagine interna. L’Asp ha quindi diffuso una nota.
“L’episodio di un presunto palpeggiamento durante l’esecuzione di una mammografia, denunciato da una paziente sulle pagine della Sicilia di oggi, è oggetto, già da ieri, di puntuali indagini interne, disposte dal direttore medico dell’ospedale di Acireale e dal direttore dell’UOC di Diagnostica per Immagini, a seguito di un reclamo presentato dalla paziente stessa, sabato 15 giugno, per mail, all’URP del presidio”, si legge nella nota dell’Asp di Catania.
“La paziente ha eseguito, in data 14 giugno, una mammografia clinica presso l’UOC di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale di Acireale – continua la nota dell’Asp con la ricostruzione dell’accaduto. L’esame e’ stato eseguito da due esperti tecnici di radiologia. La mammografia si esegue mentre il seno è posizionato sul piano di lavoro e viene compresso, utilizzando uno strumento dedicato, per favorire la diagnostica. Il tecnico di radiologia deve posizionare la mammella sul piano di lavoro e se il capezzolo non è in asse deve sistemarlo in maniera tale che l’esame venga effettuato correttamente. Al termine della mammografia la signora è stata visitata dal medico, al quale non ha presentato nessuna segnalazione La procedura attivata dalla paziente, attraverso il reclamo all’URP del Presidio, sarà completata assicurando celerità e trasparenza per gli adempimenti, i provvedimenti e/o le tutele del caso.”
“Ogni anno, presso l’UOC di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale di Acireale vengono effettuate 5000 prestazioni. In questi anni non sono mai stati segnalati simili gravi episodi, al contrario è stata sempre rilevata dalle pazienti la professionalità e la correttezza di tutto il personale”, conclude l’Asp di Catania.