Nel Villino Favaloro di piazza Virgilio a Palermo nascerà il Museo regionale della fotografia. Sarà il primo in Sicilia e ospiterà mostre temporanee di fotografi che hanno lavorato nell’isola.
Il progetto, finanziato con 1,7 milioni di euro del Pon “Cultura e sviluppo”, era fermo da anni per varie traversie burocratiche che finalmente il governo regionale è riuscito a sbloccare. I lavori di restauro del villino inizieranno nelle prossime settimane e dureranno circa 18 mesi. L’apertura della prima struttura pubblica del genere in Sicilia è, quindi, prevista entro la fine dell’anno prossimo.
Dopo la consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria, avvenuta a opera dei funzionari dell’assessorato dei Beni culturali, il cantiere sarà inaugurato alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci.
“Siamo finalmente riusciti – dice Musumeci – a dare il via al restauro di uno dei gioielli del patrimonio artistico, culturale e architettonico della Sicilia. In questo modo rendiamo fruibile un edifico storico di enorme pregio, oltre a esporre le attrezzature e il materiale fotografico attualmente conservati nel Centro regionale per il catalogo.”
Il percorso interno del Museo della fotografia è stato progettato secondo un criterio cronologico a partire dalla protofotografia (1839-1865) per proseguire con le produzioni dei fotografi eredi del Grand Tour (fine Ottocento-inizio Novecento) e con quelle del Naturalismo/Pittorialismo (prima metà del Novecento) e una prima ostensione documentaria della contemporanea attività fotografica da studio collocata in diverse sale.
Al piano superiore saranno illustrate la fotografia del Novecento e la fotografia documentaria sui beni culturali delle città siciliane. Sono previste anche due piccole camere oscure per la proiezione di brevi filmati e cortometraggi del Novecento scelti dalla Filmoteca.
Sarà inoltre attrezzata una sala per mostre temporanee di fotografi che hanno lavorato in Sicilia: Letizia Battaglia, Enzo Brai, Dante Giuseppe Cappellani, Vincenzo Florio, Giuseppe Leone, Fosco Maraini, Melo Minnella, Folco Quilici, Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio, Giuseppe Tornatore.