Il caso della docente di italiano Rosa Maria Dell’Aria è ancora al centro del dibattito politico nazionale. La professoressa, che insegna all’Istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, è stata sospesa a causa di un video, realizzato dai suoi alunni, volto ad accostare Mussolini con il vice premier Matteo Salvini. All’età di 63 anni l’insegnante si è vista allontanare dall’istituto perché, secondo l’Ufficio scolastico provinciale di Palermo, ritenuta colpevole di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni che accostavano le leggi razziali al decreto sicurezza del ministro. Da un post su Facebook, il ministero dell’Istruzione è risalito alla docente ed ha incolpato l’insegnante di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni quattordicenni, i quali nella Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio avevano presentato il video.
Repentina la risposta alla vicenda da parte di Matteo Salvini che ha annunciato di voler incontrare la professoressa. In questi giorni, la docente sospesa ha ricevuto la solidarietà di diversi colleghi e studenti. “Legittimare un provvedimento del genere è pericolosissimo”, dicono molti professori. La notizia ha suscitato tanto scandalo e indignazione da dar vita ad un vero movimento di protesta. Proprio per questo motivo, domani 20 maggio, si terrà il Teacher Pride: studenti e docenti interromperanno le loro attività alle 11 e leggeranno gli articoli 21 e 33 della Costituzione che sanciscono la libertà di pensiero e di insegnamento. A lanciare l’iniziativa i docenti del Liceo Anco Marzio di Ostia, invitando tutti a partecipare usando l’hashtag #iononSorveglioSveglio.
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”– questo il contenuto dei primi due commi dell’art 21 della Costituzione italiana; a cui si aggiungono le parole del primo comma dell’art 33:“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.”