Negli scorsi giorni a Palermo, nell’istituto industriale Vittorio Emanuele III, è scoppiata la polemica a causa di una proiezione in cui degli studenti hanno paragonato attuale ministro dell’Interno Salvini e il decreto di sicurezza alle leggi razziali.
Rosa Maria Dell’Aria, questo il nome della docente sospesa per non aver vigilato il lavoro dei suoi alunni, ha dichiarato ai microfoni del TgR Sicilia che “mi sento molto amareggiata, la mia vita è stata una vita dedicata alla scuola, ai ragazzi, alla soddisfazione nel vederli crescere”, questa la prima reazione della docente che prova a spiegare il suo punto di vista aggiungendo che “Non c’era un orientamento politico , il video è il risultato dall’elaborazione che i ragazzi hanno fatto anche grazie alle letture del periodo estivo: si era parlato di diritti umani e nella loro comprensione alcuni punti del decreto sicurezza potrebbero essere lesivi di alcuni diritti sanciti dalla Costituzione“.
Infatti, lei ricorda che “Questo lavoro ha riempito la mia vita, la scuola è stata una parte molto importante e quindi essere costretta ad allontanarmene è la ferita più grande“.
Questa sospensione è stata giudicata eccessiva dai colleghi docenti, che hanno lanciato una raccolta firme per fermare il provvedimento, giudicato troppo penalizzante per la professoressa, che non ha espresso una sua convinzione ma ha semplicemente ricevuto l’opinione dei suoi studenti, e semmai, la colpa che avrebbe secondo i colleghi, è quella di aver stimolato il libero pensiero.
Inoltre, anche tra gli alunni è viva la condanna della sanzione per la professoressa, che non è ritenuta colpevole per le opinioni dei suoi studenti, ma anzi, i rappresentati degli studenti chiedono che le autorità intervengano semmai per risolvere le problematiche scolastiche più serie, quali ad esempio l’edilizia scolastica.
Nel frattempo, è pure scoppiata la polemica politica, con diversi esponenti dell’opposizione che hanno lamentato la mancata libertà di opinione e dell’autonomia dell’insegnamento, e invece, esponenti della Lega, che hanno difeso il provvedimento di sospensione.