Politica

Amministrative Sicilia 2019: i risultati dei comuni al ballottaggio

Foto repertorio
I risultati dei ballottaggi per le elezioni amministrative nei comuni siciliani coinvolti nella seconda tornata elettorale.

Al primo turno, su sei comuni dov’era prevista la possibilità di andare al ballottaggio, solo a Bagheria si era arrivati all’elezione diretta, con la vittoria al primo turno del candidato del centro-sinistra. Nella domenica di ieri, 12 maggio, si è votato nel resto dei comuni: Caltanissetta, Castelvetrano, Gela, Mazara del Vallo e Monreale.

Le elezioni, in generale, hanno visto il tracollo di quello che secondo molti sondaggi è il primo partito italiano per intenzioni di voto, la Lega del vicepremier Matteo Salvini, che però, nonostante le coalizioni in cui si era presentata in molti comuni, non è riuscita a trionfare.

D’altro canto, invece, si segnalano le vittorie dei 5S, che riescono a prendersi l’unico capoluogo coinvolto, Caltanissetta. Qui il Movimento, con Roberto Gambino, ha vinto sul candidato del centrodestra Michele Giarratana, con percentuali rispettive del 58,85% contro il 41,15% dell’avversario. 

Rimanendo nella provincia, a Gela la spunta Lucio Greco, candidato sindaco con varie liste civiche, tra cui Pd e Forza Italia, presentatesi, come in altri comuni dell’Isola, uniti contro il centrodestra. Con il 52,45%, Greco ha vinto sul rivale Giuseppe Spata, appoggiato da Fdi, Udc e Lega.

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Nel trapanese si è votato a Mazara del Vallo, dove il nuovo primo cittadino è Salvatore Quinci, che col 52,41% delle preferenze vince su Giorgio Randazzo, appoggiato da varie liste, tra cui la Lega.

A Monreale, infine, gioisce anche il Presidente della Regione Nello Musumeci, che vede il suo candidato, Alberto Arcidiacono, vincere il ballottaggio con le liste di #Diventeràbellissima. Il rivale del centrosinistra, Pietro Capizzi, si ferma al 44,27%.

In generale, i dati riguardanti l’affluenza al ballottaggio confermano la tendenza di una minore percentuale di votanti rispetto al primo turno, con solo il 43,60% degli aventi diritti recatisi al voto. Il crollo maggiore è stato a Gela, dove alle urne si è registrato un calo di 18 punti percentuali nelle schede presentate al secondo turno.