Si attendono ancora maggiori informazioni sulle date, i prerequisiti e l’invio delle domande per l’accesso al concorso per quei 3000 posti (429 soltanto in Sicilia), ma nel frattempo si diffondono alcune voci su quelle che sarebbero le preferenze circa i titoli di studio richiesti ai candidati. Bisogna sottolineare che fino alla pubblicazione del bando dell’Anpal restano le uniche informazioni disponibili ma non sono da considerare ufficiali.
Le figure più ricercate per intraprendere il percorso di navigator, ossia chi si occuperà di guidare nella ricerca di un impiego chi ha fatto richiesta per il reddito di cittadinanza, resterebbero laureati in possesso di lauree magistrali in Economia, Giurisprudenza, Sociologia, Psicologia, Statistica, Scienze Politiche o Scienze della Formazione.
La preferenza (che, ricordiamolo, fino alla pubblicazione del bando resta solo ipotetica) darebbe origine a quelli che gli utenti del web considerano veri e propri paradossi, in cui chi si è occupato finora di sviluppo dell’età infantile avrebbe più possibilità di chi invece è in possesso di una laurea in comunicazione.
Ci si chiede, ancora, se attingere da un bacino così ristretto di laureati sia la scelta più giusta, soprattutto se si considerano le esigenze vere e proprie di chi dovrà intraprendere questo tipo di carriera. Per adempiere al meglio ai compiti di navigator è impensabile non seguire un corso di formazione, a prescindere dal titolo di studio richiesto, poiché si tratta di una figura professionale appena introdotta.