Dopo le parole di denuncia e il racconto della diciannovenne americana, vittima di una violenza di gruppo lo scorso 15 marzo 2019, arriva anche la versione dei tre giovani catanesi coinvolti che, per chiarire la loro posizione, si affidano a un avvocato.
“La verità negli atti è un’altra e noi siamo certi di poterlo dimostrare. Nell’ordinanza c’è solo la versione della ragazza, che presenta tante lacune e tante contraddizioni. Ma non possiamo dire altro per il momento”, ha dichiarato l’avvocato Monica Consoli che assiste due dei giovani coinvolti nella vicenda. Sembrerebbe infatti che i legali dei giovani stiano valutando il ricorso al Tribunale del riesame. “Abbiamo tempo fino a domenica – ribadisce Consoli – dobbiamo studiare meglio il caso, ma le carte dell’inchiesta ci “chiedono” di farlo”.
Nel frattempo la vittima di violenza è tornata a casa negli Stati Uniti, ma nei prossimi mesi sarà necessario il suo ritorno in Italia. “Nei prossimi giorni – ha dichiarato il suo avvocato Mariella Viscuso – invierò una mail alla mia assistita per spiegarle come funziona il sistema giudiziario italiano. Dovrà ribadire la sua testimonianza o in un incidente probatorio, che cristallizza le prove, o tornare in Italia e testimoniare nel processo. Un’altra strada percorribile potrebbe essere una rogatoria internazionale. Vedremo”.