“La mia presenza qui è un segnale tangibile di vicinanza e di riconoscenza verso l’Enel e tutti i nostri docenti impegnati nei progetti di ricerca che vengono sviluppati nel sito di Passo Martino, oltre che di reale apprezzamento per il livello degli allievi coinvolti in tali progetti. Il nostro Ateneo è impegnato a tutti i livelli a rafforzare la collaborazione con le aziende, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica e di incentivare il confronto di idee con le realtà industriali sui possibili obiettivi della ricerca”. Questo il messaggio che il rettore Francesco Basile ha voluto lanciare giovedì scorso nel corso della sua visita ufficiale alla sede e ai laboratori dell’Enel Innovation Hub&Lab, in occasione dell’assegnazione delle nuove postazioni di studio all’Università di Catania.
Presenti con il rettore, il direttore generale dell’Ateneo Candeloro Bellantoni, i direttori di dipartimento Giovanni Gallo (Matematica e Informatica), Giovanni Muscato (Ingegneria elettrica, elettronica e informatica), Francesco Priolo (Fisica e Astronomia) e numerosi docenti già impegnati in attività di collaborazione nel settore della ricerca, tra i quali il prof. Antonio Terrasi.
La delegazione universitaria è stata accolta da Fabrizio Bizzarri, Head of Solar Innovation department, e da Antonio Biondi, Manager of Enel Innovation Hub Italy, che hanno presentato le caratteristiche del sito e dei progetti che vi vengono sviluppati. “Con l’accordo quadro firmato nel 2017 – ha sottolineato Biondi, introducendo le specificità della sede catanese – abbiamo voluto imprimere una decisa accelerazione alla nostra collaborazione con l’Università di Catania, e questa sinergia ci ha permesso di attivare e finanziare dei programmi di dottorato su vari aspetti legati alle soluzioni innovative in campo energetico e in particolare alle energie rinnovabili che coinvolgono pienamente la nostra corporate, l’Ateneo e i suoi studenti, ma anche start up e pmi locali. Il ruolo di un hub come quello di Passo Martino è proprio quello di fare ‘scouting’ di soluzioni potenzialmente innovative per il nostro gruppo, intercettando il meglio di quanto viene prodotto nei laboratori universitari ma anche nelle piccole imprese e testandolo direttamente”.
“La struttura – ha aggiunto Bizzarri – si sviluppa su centomila metri quadrati ed ospita laboratori di ultima generazione, start up, piccole e medie imprese e altre aziende nazionali ed estere, oltre a centri di ricerca di valenza internazionale”. Una delle zone più belle e funzionali di questa struttura è proprio l’open space lavorativo e ricreativo sito al primo piano della palazzina centrale, nella quale Enel ha realizzato le postazioni di lavoro che sono state messe a disposizione dell’Università di Catania.
Nel corso della visita, i quattro dottorandi che lavorano con Enel (Fabio D’Urso, Federico Fausto Santoro, Fausto Bontempo Scavo e Gianni Nobile), con la guida di tutor accademici e aziendali, hanno presentato ai docenti, ai propri colleghi e agli studenti dei corsi di laurea magistrali di ingegneria, informatica e fisica intervenuti, alcuni aspetti delle loro attività di ricerca che spaziano dalla robotica ai droni, dai sistemi intelligenti alla cosiddetta Internet of Things, dai pannelli fotovoltaici galleggianti alla seconda vita delle batterie, “a testimonianza – come ha osservato il prof. Terrasi – della “varietà di competenze e possibilità che offre questo ambiente, favorendo lo scambio tra ricerca accademica ed applicazione industriale”.
Se da un lato, quindi, Enel ha aperto al territorio e al mondo universitario una delle sue realtà più belle ed importanti, dall’altro l’Università di Catania si sta impegnando ad utilizzare questa opportunità nel modo più ampio e proficuo possibile, grazie all’operato di docenti, ricercatori, dottorandi e studenti di diversi dipartimenti, attuando quella sinergia tra formazione, ricerca e mondo produttivo che è una delle chiavi del successo per le future generazioni. L’augurio espresso da tutti è che realtà di questo tipo agiscano da volano per quella crescita culturale ed economica che ormai in modo imprescindibile è legata all’innovazione scientifica e tecnologica.