Con l’arrivo della stagione estiva sono numerosi i catanesi che si riversano in spiaggia o nelle aree verdi pubbliche per trascorrere qualche momento di serenità e divertimento con gli amici e i familiari. La zona della Plaia, in particolare, è parecchio amata e frequentata dai cittadini soprattutto nei giorni festivi. Nonostante ciò, molti lamentano le pessime condizioni sia delle tre spiagge libere sia del Boschetto della Plaia, lasciati all’incuria del tempo e all’inciviltà della gente ormai da parecchi anni. Per questa ragione il comitato cittadino “Romolo Murri” ha scritto una lettera aperta in cui si chiede maggiore impegno alle istituzioni per fare in modo che queste aeree siano adeguatamente riqualificate in previsione della stagione e preservate anche durante l’intero anno. A seguire la lettera di Vincenzo Parisi, Presidente del comitato cittadino “Romolo Murri”.
“Con l’arrivo della stagione primaverile è tempo ormai di pensare a nuove soluzioni per riqualificare e recuperare definitivamente le tre spiagge libere della Plaia di Catania. Luoghi che continuano ad essere trascurati, non sicuri e piene di rifiuti. Situazioni di degrado a cui si somma pure la cronica carenza di manutenzioni all’interno del vicino boschetto della Plaia. Il successo di manifestazioni come il “Lungomare Fest” dimostra che,con la bella stagione, i catanesi chiedono iniziative e luoghi dove poter socializzare e aggregarsi.
Le vacanze pasquali porteranno, come sempre, ad una vera e propria invasione all’interno di uno dei più importanti polmoni verdi di Catania. Un’area che, con il comune in dissesto, necessita di modelli consolidati di operatività tra pubblico e privato. Concetti portati avanti in passato dal sottoscritto Vincenzo Parisi, quando ricoprivo la carica di presidente della commissione comunale al Bilancio, e che ripropongo adesso come presidente del comitato cittadino Romolo Murri.
Le buone idee devono essere trasformate in fatti concreti nel più breve tempo possibile. Una parte del boschetto della Plaia è già stata assegnare ad un imprenditore. Ma tutto questo però non può bastare. In questo contesto diventa fondamentale coinvolgere altri gruppi di associazioni, in cambio di sponsorizzazioni, per sviluppare progetti di recupero dell’intero parco.
Oggi all’interno del boschetto serve un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria radicale. Opere che necessitano di risorse, di mezzi e di personale adeguato e che,in questo momento, Palazzo degli Elefanti non può dare. Da qui il progetto pubblico-privato che andrebbe esteso pure alle tre spiagge libere di Catania. Siti che vengono utilizzati da maggio fino a settembre. Poi, chiusa la stagione balneare, sono abbandonati al proprio destino per mesi trasformandosi in una terra di nessuno dove chiunque può fare quello che vuole. Ecco perché l’intera città ha bisogno di un programma di rivalutazione delle spiagge del viale Kennedy che duri tutto l’anno. Attività commerciali, iniziative e idee che possano rappresentare una risorsa da sfruttare per dodici mesi.”