Dopo l'ufficializzazione dei percorsi, nella giornata di ieri, scopriamo nel dettaglio alcuni luoghi che saranno oggetto del passaggio della carovana nella quattro giorni di gare da mercoledì 3 a sabato 6 aprile.
Con l’ufficializzazione dei percorsi, avvenuta nella giornata di ieri, sembra essere davvero tutto pronto per l’attesissimo “Giro di Sicilia”, la corsa per ciclisti professionisti introdotta da RCS Sport in questo 2019 nel calendario nazionale delle competizioni ciclistiche. Una nuova sfida attende i migliori ciclisti di tutto il mondo, esclusivamente sull’isola, che l’anno scorso fu protagonista di tre tappe della corsa maggiore, il Giro d’Italia. Di certo, non mancherà lo spettacolo, sia sul piano agonistico che su quello paesaggistico, offrendo alla Sicilia una nuova occasione internazionale per mettere in vetrina le proprie bellezze. Start previsto per mercoledì 3 aprile.
Mano al percorso, la prima tappa toccherà tutta la costa ionica, verso Messina con passerella e partenza nel centro storico di Catania, già l’anno scorso trampolino di lancio della quarta tappa “rosa”. Sul litorale, la corsa passerà nel cuore delle terre di Aci, ovvero Acireale ed Aci Castello, con il cuore barocco della “città dei cento campanili” e l’architettura bizantina che domina l’abitato castellese che faranno da sfondo al tracciato. Tra i maggiori centri del catanese, questa tappa passerà anche per Giarre, prima di addentrarsi nel messinese con le turistiche Giardini Naxos, Taormina e Letojanni. In pratica, tutti i comuni sulla costa saranno interessati, fino a Messina, superata la quale ci sarà l’ascesa al Colle San Rizzo, con annesso Gran premio della montagna per gli scalatori. A fare da sfondo per l’arrivo sarà invece la baia di Capo Milazzo, da qualche settimana ufficialmente divenuta Area Marina protetta.
Per la seconda frazione, in programma giovedì 4 aprile, la partenza è invece fissata sulla costa tirrenica, presso Capo d’Orlando, città che trae il proprio nome da una leggendaria sosta dell’omonimo paladino in periodo di Crociate: essa è inoltre famosa, sempre in ambito sportivo, per essere sede della principale formazione di pallacanestro in Sicilia (Orlandina Basket). Al km 100 il passaggio da Geraci Siculo (dopo un tratto in prossimità di Cefalù), comune compreso tra i Borghi più belli d’Italia che nel 1338 fu sede dello scontro tra il re Pietro di Sicilia e il locale conte Francesco Ventimiglia, barbaramente ucciso dopo aver difeso la sua roccaforte. Degno di nota, a proposito di borghi, Petralia Soprana, eletto come Borgo più bello d’Italia del 2018, in cui è previsto il passaggio successivo che condurrà ad una netta discesa verso Termini Imerese, nel territorio sede della foce del fiume Imera, anch’essa teatro di scontro tra l’esercito dei “Sicilioti” e quello dei Cartaginesi, Arrivo previsto, dopo 36 km circa in pianura, presso il capoluogo Palermo.
La terza tappa, invece, sarà la più variegata, sul piano territoriale, toccando quattro ex province: partenza in collina da Caltanissetta, per arrivare ad Enna, che grazie alla sua posizione centrale e alla sua altitudine si è guadagnata gli appellativi di “Ombelico e Belvedere di Sicilia”. Quindi, passaggio da Pergusa prima – sede dell’unico lago naturale rimasto sull’isola, con annesso circuito automobilistico – e Piazza Armerina dopo, prima di sconfinare nella provincia di Catania e toccare la zona del calatino. Nella “Città della ceramica”, Caltagirone, transiterà anche questa competizione ciclistica, dopo l’arrivo di tappa dello scorso Giro d’Italia. Dopo l’abitato di Mazzarrone, il Giro di Sicilia si addentrerà in territorio ragusano, con il passaggio da Comiso e la salita a Chiaramonte Gulfi, con lo sprint montano di Serra di Burgio: in questa località, collocata a oltre 800 metri, è molto praticato il trekking e si può ammirare lo scenario tipico della campagna iblea, oltre alle sorgenti del piccolo fiume Ippari. Anche l’arrivo sarà posto ad altitudine collinare, presso la città iblea.
Chiuderà la prima edizione della corsa tutta siciliana l’ascesa all’Etna, in programma sabato 6 aprile, con la tradizionale scalata del versante di Nicolosi che condurrà al Rifugio Sapienza. A partire dal lungomare di Giardini Naxos, la tappa sarà una progressiva ascesa, che in un primo step si chiuderà a Maletto, sfiorando quasi i 1000 metri di altitudine. Da qui inizierà la seconda metà del percorso, con una lenta discesa che condurrà i corridori tra i comuni etnei di Bronte, Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia, fino a Belpasso. Al km 102 il passaggio da Nicolosi, preludio dei 20 km di “acchianata” verso “A muntagna”, con una scalata più volte sondata dal Giro d’Italia e sempre teatro di grandi emozioni per gli appassionati. Oltre i tradizionali spettatori assiepati lungo le strade della corsa, sarà possibile seguire ogni giorno 1 ora e mezza di gara sul canale televisivo Rai Sport.
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