Dal 26 febbraio all’8 marzo la flotta militare della NATO รจ impegnata nel mar Ionio per l’esercitazione Dynamic Manta 2019 (DYMA 19). I paesi coinvolti sono 10: 5 dell’area mediterranea (Italia, Spagna, Francia, Grecia e Turchia) e 5 della fascia atlantica (Germania, Olanda, Inghilterra, Canada e Usa). Le unitร impiegate sono in totale 22: 5 sottomarini, 9 navi da guerra, 6 aerei, 2 elicotteri e 3000 uomini.
La base della Marina Militare di Augusta e il porto di Catania hanno fornito il supporto logistico alle unitร marittime, mentre la base aerea di Sigonella quello alle unitร aeree.
Proprio in un periodo delicato tra Russia e Usa, dovuto alla sospensione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, l’esercitazione Dynamic Manta รจ stata voluta a seguito della crescente attivitร russa nel Mediterraneo, per addestrare gli equipaggi con abilitร di guerra anti-sottomarino. Se, quindi, lo scopo militare delle manovre รจ quello di addestramento in situazioni di “minaccia multipla”, ovvero proveniente da ambienti differenti, la finalitร geostrategica รจ quella di scoraggiare l’attivitร militare russa nell’area mediterranea.
Nell’esercitazione รจ coinvolto anche un sottomarino a propulsione nucleare, il HMS Ambush (S120), sommergibile della classe โAstuteโ della Marina britannica che imbarca due reattori nucleari PWR prodotti dalla Roll Royce.
La Sicilia diventa dunque un nodo strategico nei piani di espansione dell’influenza statunitense nell’area mediterranea e dell’est Europa. Dalla Sicilia, infatti, possono essere condotte operazioni militari, non solo di difesa ma anche di attacco.