Il Sicilia Virtual Museum sarà il primo museo virtuale siciliano. L'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, ha presentato a Palazzo Riso a Palermo il progetto.
Saranno più di 20 i siti del giacimento culturale della Regione che potranno essere “visitati” attraverso degli occhiali 3D, per un vero e proprio viaggio virtuale alla scoperta delle bellezze della Sicilia. La durata prevista di ogni visita sarà di 4 minuti circa, e il viaggiatore potrà scegliere se visitare un singolo sito o più di uno, scegliendo l’ordine di preferenza della visita nel secondo caso. La visita prevederà anche una guida audiovisiva in lingua italiana e inglese.
“Si tratta di un progetto che intende allineare i siti culturali siciliani agli standard europei – sottolinea Tusa – Oggi i siti culturali devono saper promuovere il proprio patrimonio e nello stesso tempo implementare la loro offerta di tipo esperienziale. Il Sicilia Virtual Museum garantisce all’utente di essere protagonista di questa esperienza con il patrimonio storico e artistico della nostra regione. E peraltro, cosa di fondamentale importanza, consente di vedere sotto un’altra lente sia il contenuto che il contenitore culturale”
Un’iniziativa al passo con i tempi, che l’assessore Tusa spera possa promuovere il turismo nell’isola ed incoraggiarlo oltre a rendere possibile, tramite internet, la fruizione di molti siti tramite nuovi canali.
Tra i siti previsti : la Valle dei Templi di Agrigento; l’area archeologica e il teatro greco di Siracusa; il teatro greco di Taormina; l’area archeologica di Tindari; l’area archelogica di Segesta; il Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa; la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; il Museo Archeologico Salinas; il Museo Whitaker di Mozia; il Museo del Satiro danzante di Mazara; l’area archeologica di Morgantina; Palazzo D’Aumale di Terrasini; l’anfiteatro romano di Catania; il Museo archeologico Bernabò Brea di Lipari; il museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa; il Parco archeologico dei Sesi di Pantelleria; l’area archeologica di Himera; il Museo regionale di Aidone; la Grotta del Genovese di Levanzo; il Teatro romano e l’Odeon di Catania; l’Antiquarium di Himera; l’Orecchio di Dioniso.
Punto di forza dell’esperienza del Virtual Vuseum sarebbe l’attrattiva di un pubblico giovanile, sempre meno propenso alla tradizionale visita del museo, che troverà nel Virtual la possibilità di accedere a un’offerta culturale attraverso un linguaggio familiare, quello delle nuove tecnologie.
“Noi sappiamo – conclude Tusa – quanto il valore dell’offerta culturale incida nelle scelte delle mete del turista italiano e internazionale. E la Sicilia intende mettere a frutto, utilizzando ogni sua risorsa, il patrimonio culturale che deve diventare un fondamentale volano di economia e nuova occupazione”.
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