L’Università di Catania si dirige verso un futuro fantascientifico in cui sarà possibile prevedere le azioni prima che queste accadano. Si tratta chiaramente solo di un progetto di ricerca, almeno per il momento, finanziato dall’Unione Europea e scelto tra oltre 1650 proposte. A capo del progetto è il professore Giovanni Maria Farinella, docente di Machine Learning al dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania.
Si tratta dello studio di alcuni algoritmi di anticipazione degli eventi per mezzo di dispositivi i quali, una volta indossati, permetterebbero di acquisire dati visuali in prima persona e anche il “gaze”, cioè la posizione della pupilla. Lo scopo è quello di calcolare algoritmi di Machine Learning per la visione artificiale che prevedano il prossimo oggetto con cui l’utente interagirà, anticipando la sua azione futura.
Il progetto fa parte di un programma internazionale di ricerca, “Marie Curie”, che implica la partecipazione e collaborazione dell’Ateneo di Catania, di Philips, R2M, dell’Università di Cagliari, della Technische Universiteit di Eindhoven e della University of Aberdeen.
Denominato “PHILHUMANS” (Personal Health Interfaces Leveraging HUman-MAchine Natural interactions), si propone di creare una nuova classe di giovani ricercatori che siano in grado di progettare nuove tecnologie robotiche di assistenza, che siano indossabili e che possano essere in grado di supportare l’essere umano nelle sue attività quotidiane, in particolar modo nei servizi di salute personale.