Ha avuto luogo oggi pomeriggio nell’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università di Catania la cerimonia di premiazione della VI edizione del concorso a premi bandito dall’Ersu dedicato al Giorno della Memoria.
Ormai un appuntamento fisso quello del Premio del Giorno della Memoria bandito dall’Ersu di Catania. La premiazione della sesta edizione del concorso si è tenuta oggi pomeriggio nell’aula magna del Palazzo Centrale.
Ad aprire la premiazione è stato il Presidente dell’Ersu, Alessandro Cappellani che ha illustrato le novità in vista relative ai servizi offerti dall’Ersu. “Il governo regionale vuole porre in essere dei provvedimenti per cercare di eliminare comune negli atenei siciliani che è la presenza degli idonei senza borsa di studio – ha esordito Cappellani, dispiaciuto di non poter commentare la notizia con l’assessore regionale Lagalla, che ha potuto essere presente alla premiazione per motivi di salute. “Purtroppo, spesso non ci sono le risorse disponibili, – continua il Presidente – l’Ersu di Catania è riuscito per due anni di fila a coprire tutti gli idonei, l’anno scorso no, ma quest’anno speriamo di riuscirci.”
Un’altra novità riguarda l’Hotel Costa, come già anticipata in conferenza stampa: “Non appena sarà messo in sicurezza dal punto di vista antisismico – spiega Cappellani – saremo nelle condizioni di avere 300 posti letto nel centro della città.”
Tornando sul tema della premiazione, il presidente ha ribadito ancora una volta la necessità di ricordare. “I giovani di oggi sono chiamati a mantenere viva la memoria – ha sottolineato Cappellani. – Ogni anno noi cerchiamo di attualizzare la memoria della Shoah e la memoria della stessa inserita in una problematica sociale, economica complessa come quella che l’Europa sta vivendo adesso. Mi riferisco al terrorismo, all’immigrazione clandestina, e i problemi economici annessi.”
Subito dopo i saluti alle autorità presenti è stata annunciata la vincitrice del primo premio per la sezione elaborati, premiata già nella mattinata in prefettura, dal prefetto stesso in persona Claudio Sammartino. A vincere è Eleonora Bufalino, studentessa in Relazioni commerciali internazionali e altre volte vincitrice di premi letterari. Infatti, due anni fa Eleonora aveva vinto il primo premio per lo stesso concorso.
“Non mi aspettavo di vincere anche questa volta – dichiara Eleonora ai microfoni di LiveUnict. Tutte le volte che partecipo non ho aspettative perché non credo di poter vincere ma poi mi sorprendo. Essere premiata in prefettura di fronte alle più alte cariche di catania è stato un onore, un’esperienza emozionante.”
“È da quando sono adolescente che ho questa passione per la scrittura. Mi sono laureata in Comunicazione ma sto facendo la specialistica a Scienze politiche – chiarisce la studentessa. – Mi piacciono le relazioni internazionali e mi piacerebbe lavorare all’estero stando a contatto con consolati e ambasciate.”
L’elaborato che l’ha portata nuovamente alla vittoria “Destini cuciti” tesseva un parallelismo tra il destino di un bambino ebreo e il destino di un bambino migrante di oggi.
“Sono partita da un’idea negativa riflettendo sul fatto che certe volte sembra realmente che i destini siano cuciti addosso alle persone e sembra che nulla possa cambiare le cose. Ho trovato un punto in comune tra il bambino con la pagella cucita in tasca che voleva arrivare sano e salvo in riva alle stelle di David appese forzatamente in quel caso agli ebrei. In realtà però non è proprio così: i destini possono cambiare, anche grazie all’altruismo”, conclude la studentessa.
Gli altri vincitori della sezione elaborati sono stati Sonia Scardaci, che si è aggiudicata il secondo premio da 700 euro e Alessandro Alemanni, terzo classificato che si è aggiudicato un premio di 500 euro. A ricevere un premio di 200 euro sono stati cinque ragazzi giudicati meritevoli dalla giuria: Emanuele Liotta, Tamara Bertollo, Debora Zelanda, Andrea Lo Greco, Andrea Maria Limoncello.
Per la sezione cortometraggi, il primo premio è andato a Alessia Natalino che ha realizzato un video intitolato “La casa del tempo”, in collaborazione con altri colleghi. “Abbiamo voluto lanciare un’emozione – spiega la vincitrice, raccontando la sua opera. – Ci siamo emozionati nel capire cosa stavamo costruendo. Ci siamo stupiti della correlazione tra le immagini che la tv moderna traspone dei migranti che restano bloccati in Libia e subiscono sevizie e violenza e quelle stesse immagini che vedevamo e continuiamo a vedere sugli ebrei. L’unica cosa che le differenzia è il colore: quelle degli anni del nazionalsocialismo sono in bianco e nero quelle di oggi sono a colori, ma soprattutto sono presenti. Quelle stesse cose stanno succedendo adesso.”
Il secondo premio è andato ad Ambra Meli che ha realizzato un corto ispirato al romanzo “The Reader – A voce alta di Bernhard Schlink sulla storia di Hanna Schmitz imputata in un’aula di tribunale quale ex ausiliaria delle SS, accusata della morte di oltre trecento ebree, bruciate vive nell’incendio di una chiesa durante una marcia della morte.