Giร qualche giorno fa era arrivata la “doccia fredda”, cioรจ la notizia dell’aumento dei costi della tassa sui rifiuti.ย Le preoccupazioni sono state confermate: la TARI subirร un aumento del 14%. Un provvedimento stabilito dalle norme vigenti, secondo le quali servizio deve essere coperto totalmente dai pagamenti effettuati dagli abitanti della provincia etnea. Il voto per la delibera รจ previsto per oggi.
I cittadini potrebbero ben presto trovarsi a pagare dei costi di discarica aumentati (con la scadenza, tra pochi giorni, dello sconto del 15% effettuato fino ad ora dai proprietari ma non piรน rinnovato) e un servizio che, per il momento, non fa parte del bando di gara settennale previsto dallโex sindaco Enzo Bianco. Un totale di quasi 14 milioni in piรน, in attesa di una sperata diminuzione delle tasse e di un servizio definitivamente assegnato, migliore di quello attuale che riscontra continuamente disagi.
L’aumento della tassa sui rifiuti, in ogni caso, “preoccupa fortemente” anche i sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Ugl Catania sottolineano “la necessitร che il consiglio valuti lโannullamento o quanto meno la valutazione al minimo degli aumenti per le civili abitazioni”, facendo notare come la classificazione “appare per nulla aderente alla realtร complessa della cittร di Catania”.
“Basti pensare-ย continuano i segretari generali dei sindacati –ย che gli alberghi rientrano nella classificazione delle civili abitazioni. Alcune categorie produttive, inoltre, sembra non siano state nemmeno censite, tra queste, per fare un esempio, possiamo annoverare tutte le stazioni di servizio. In piรน con questo sistema di classificazione e con le tariffe previste, il 70% del costo รจ coperto dalle case per civile abitazione“.
Una situazione, dunque, fragile e difficile da risolvere. I sindacati richiedono di “avvicinarsi quanto piรน possibile ad una equitร fiscale che permetta un pagamento equo del tributo in modo realisticamente proporzionato alla sua produzione”, al pari delle “cittร virtuose del resto dโItalia, compresi parecchi comuni di entitร minore rispetto alla nostra provincia”.