Metropolitana di Catania, ponte sullo stretto e aeroporto di Comiso: questi alcuni dei temi affrontati nel corso del convegno con Tajani.
Il presidente Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha visitato ieri Catania e, per l’occasione, c’è stato un confronto sulle infrastrutture in Sicilia. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha ricordato il contributo dato da Tajani a Bruxelles, affinché fossero sboccati i lavori della metropolitana cittadina, interrotti per delle perplessità burocratiche. Questo blocco, infatti, avrebbe impedito la realizzazione del collegamento metro con l’aeroporto Fontanarossa. All’interno del convegno è stata rimarcata l’idea di collaborare per migliorare le infrastrutture siciliane. In particolare, Alessandro Albanese, parlando del ponte di Messina, ha sottolineato il ruolo della politica nel dialogo con le forze rappresentative, riflettendo sul fatto che si tratterebbe non di un’opera appartenente a Messina, ma di tutta l’Europa.
Novità sono state esposte da Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, il quale ha riferito il via libera al progetto di realizzare una società aeroportuale unica della Sicilia orientale. A detta di Torrisi, l’aeroporto di Comiso non ruberà passeggeri a quello di Catania, ma verrà instaurata una sinergia positiva. Altra novità in cantiere è quella relativa all’avvio dei lavori per il raddoppio delle corsie d’accesso all’asse dei servizi per l’aeroporto. Il presidente Autorità portuale Sicilia Orientale, Andrea Annunziata, ha voluto invece rimarcare la necessità delle Zes (Zone economiche speciali), utili rendere più veloce la burocrazia siciliana.
Santo Cutrone, presidente regionale Ance, invece, si fa portavoce dell’allarme lanciato dai costruttori siciliani per la presenza di 268 opere bloccate, aventi il valore di 4,7 miliardi. Il presidente si è mostrato fiducioso nella riforma degli appalti proposta dal governo regionale.
Parla, invece, dei tanti investimenti in fibra ottica di ultima generazione in Sicilia, il direttore di Infratel Salvatore Lombardo. Sono disponibili 192 milioni da investire fino al 2020 per un totale di 6.300 chilometri di rete, al fine di arrivare al 39,5% di internet a 1 giga nei comuni siciliani.
Il leitmotiv che ha unito tutti gli interventi è la disponibilità a lavorare, data dai diversi settori delle infrastrutture. Il prorettore vicario dell’Università di Catania, Giancarlo Magnano di San Lio, ha dichiarato su La Sicilia: “L’idea che il sud sia condannato all’arretratezza è inaccettabile”.
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