Il presidente della regione siciliana Nello Musumeci, durante la presentazione dell’accordo tra Caronte & Tourist e il fondo internazionale Basalt, ha affermato senza mezzi termini che il ponte sullo Stretto di Messina non è un capriccio, ma è piuttosto “un’esigenza infrastrutturale essenziale per completare la rete che dal cuore dell’Europa deve arrivare fino a Palermo”.
Musumeci afferma che la regione sta lavorando al meglio per rendere più competitiva la rete infrastrutturale dell’isola, ma per quanto riguarda le grandi infrastrutture, quali appunto il ponte sullo stretto, deve occuparsene lo Stato, a cui il presidente chiede di “assumere una decisione definitiva, chiara e netta invece di balbettare su questo tema”.
Sull’argomento è intervenuto anche l’amministratore delegato di Caronte & Tourist, Vincenzo Franza, che ha detto: “Da siciliano sarebbe un sogno che si realizza perché interpreterebbe il senso dell’interesse dello Stato verso la nostra terra, migliorando soprattutto il collegamento ferroviario, perché il ponte là farebbe veramente la differenza, quindi le merci ne trarrebbero grande giovamento”.
Quindi, mentre in Cina in soli 10 anni è stato costruito un imponente ponte di circa 55 chilometri, in Italia dopo 50 anni si sta ancora discutendo per realizzarne uno di poco più di 3 chilometri. A proposito di Cina, si fanno sempre più insistenti le voci di capitali cinesi pronti a investire nella realizzazione del progetto.
Leggi anche: “Un grande parco divertimenti in Sicilia”: la nuova sfida della RegioneIl presidente della regione siciliana Nello Musumeci, durante la presentazione dell’accordo tra Caronte & Tourist e il fondo internazionale Basalt, ha affermato senza mezzi termini che il ponte sullo Stretto di Messina non è un capriccio, ma è piuttosto “un’esigenza infrastrutturale essenziale per completare la rete che dal cuore dell’Europa deve arrivare fino a Palermo”.
Musumeci afferma che la regione sta lavorando al meglio per rendere più competitiva la rete infrastrutturale dell’isola, ma per quanto riguarda le grandi infrastrutture, quali appunto il ponte sullo stretto, deve occuparsene lo Stato, a cui il presidente chiede di “assumere una decisione definitiva, chiara e netta invece di balbettare su questo tema”.
Sull’argomento è intervenuto anche l’amministratore delegato di Caronte & Tourist, Vincenzo Franza, che ha detto: “Da siciliano sarebbe un sogno che si realizza perché interpreterebbe il senso dell’interesse dello Stato verso la nostra terra, migliorando soprattutto il collegamento ferroviario, perché il ponte là farebbe veramente la differenza, quindi le merci ne trarrebbero grande giovamento”.
Quindi, mentre in Cina in soli 10 anni è stato costruito un imponente ponte di circa 55 chilometri, in Italia dopo 50 anni si sta ancora discutendo per realizzarne uno di poco più di 3 chilometri. A proposito di Cina, si fanno sempre più insistenti le voci di capitali cinesi pronti a investire nella realizzazione del progetto.
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