In un momento storico come questo, in cui la Sicilia ha visto emigrare solo nel 2017 quasi 11mila giovani, la notizia di nuovi incentivi fiscali per chiunque voglia trasferirsi nell’Isola appare come il passo successivo più ovvio. È stata varata nel pomeriggio del 18 dicembre la nuova finanziaria che prevede un taglio dell’Irpef, delle tasse automobilistiche, dei tributi e sull’acquisto di case e terreni per chiunque abbia vissuto all’estero negli ultimi cinque anni.
La speranza è quella di ripopolare le zone della Sicilia più colpite dallo spopolamento e favorire lo sviluppo. In una regione gravata da un debito di circa 700 milioni, che il governo Musumeci conta di restituire in trent’anni avvalendosi di un accordo con lo Stato che ancora non c’è, il budget previsto per il 2019 è di un milione di euro, due per gli anni successivi. Non moltissimo, ma comunque un passo in avanti in attesa del sì dell’Ars.
A essere presenti nel disegno di legge approvato dalla giunta anche una serie di incentivi alla mobilità sostenibile: 8 milioni da destinarsi ad aziende di trasporto pubblico che utilizzano mezzi su gomma e rotaia a esclusiva alimentazione elettrica. Non mancheranno le buone notizie anche per chi deciderà di investire nell’acquisto di auto elettriche, ibride o alimentate a idrogeno perché scatterà l’esenzione dal pagamento del bollo.