Nell’agosto del 2017 un decreto aveva evidenziato le prerogative necessarie all’accesso ai concorsi per docenti ma l’arrivo di un nuovo governo aveva innescato qualche incertezza. Alcune nuove dichiarazioni del Ministro Bussetti chiarirebbero alcune informazioni sui famosi 24 CFU in precise discipline.
“I famosi 24 crediti ci saranno perché dovranno essere alla base della formazione dei docenti per affrontare le prove concorsuali – ha dichiarato Bussetti – vogliamo semplificare e dare chiarezza a una serie di sistemi di reclutamento che si sono articolati in diverse forme e modi negli anni e tirare una riga”.
Quali requisiti verranno richiesti ai candidati? In primo luogo verrà richiesta una laurea d’accesso all’insegnamento (di vecchio ordinamento, specialistica o magistrale) con piano di studi contente il numero di crediti necessari all’accesso alle classi di concorso richieste.
Inoltre, chiunque sogni tale carriera e desideri partecipare al concorso 2019 dovrà totalizzare 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche: sarebbero, tuttavia, esonerati dal conseguimento di questi i docenti in possesso dei tre anni di servizio.
Il Ministro dell’Istruzione annuncia così grandi novità capaci di migliorare la situazione della scuola italiana e conclude: “Vogliamo dare ordine al reclutamento, attivando i concorsi in base al numero dei docenti che dovremo assumere. L’assunzione avverrà solo attraverso i concorsi“.