Un settore in grande espansione come quello della terapia occupazionale non poteva restare a lungo senza un corso di studi che, al Sud Italia, permettesse agli studenti di intraprendere un percorso di formazione soddisfacente e stimolante che potesse, al contempo, garantir loro una laurea abilitante alla professione del terapista dell’occupazione. E così è stato inaugurato ieri, alla “Cittadella dell’oasi” di Troina, il primo anno accademico del corso in Terapia occupazionale, voluto fortemente dall’Università di Catania in collaborazione con l’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico dell’Associazione oasi Maria SS. e con il comune di Troina.
Il corso, facente riferimento alla classe delle professioni sanitarie, mira a formare una figura professionale oramai richiestissima nelle strutture ospedaliere, d’accoglienza e di riabilitazione, quella del terapista dell’occupazione, una risorsa fondamentale che opera nell’ambito della prevenzione e della riabilitazione di soggetti affetti da disturbi fisici o psichici temporanei o permanenti. Grazie ai terapisti, quindi, i soggetti in questione possono riguadagnare indipendenza e vivere la quotidianità in maniera piena e normale.
Alla cerimonia di accoglienza delle matricole sono stati molti gli ospiti, intervenuti per dare il proprio benvenuto agli studenti e per gettare luce sull’importanza e l’unicità di questo corso, il primo in Sicilia e di tutto il Meridione. A partire dalle 10:00 si sono susseguiti gli interventi, vedendo dapprima il discorso d’apertura del Pro-Rettore Giancarlo Magnano San Lio e del preside della Scuola di Medicina Giuseppe Sessa.
Si sono poi susseguiti nei discorsi di benvenuto il sindaco di Troina, Fabio Venezia, il vescovo della diocesi di Nicosia, monsignor Salvatore Muratore, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Mazza, il presidente dell’Oasi di Maria SS. e il direttore di Ersu Catania, Valerio Caltagirone.