Di rado l’isola ha raggiunto i numeri registrati quest’anno per arrivi e permanenze. L’ultima volta è accaduto nel 2014 con il massimo storico di 14.704.926 presenze e 4.857.542 arrivi. Le cifre registrate nel corso di questa estate non ancora conclusa sfiorano già i 14,7 milioni, un bell’aumento rispetto agli anni passati (basti pensare che siamo a quota +1 milione rispetto al 2016). Una decima posizione italiana per l’arrivo dei turisti e tredicesima per numero di presenze da non sottovalutare, insomma.
E quali sarebbero le mete preferite? La provincia di Messina batte le altre con una presenza turistica del 23,8% in prevalenza straniera, con Palermo che si distacca di poco dalle cifre raggiunte dalla provincia dello Stretto. Il trapanese si fa strada nella classifica, superando perfino la provincia di Catania.
Secondo Confartigianato Sicilia sono soprattutto i B&B dell’isola ad aver visto un aumento; i turisti sono sempre più interessati a questo tipo di strutture, con il 5,5% che li preferisce alle strutture alberghiere (che comunque continuano a rimanere la meta preferita dell’80,1% dei turisti). Si nota come, di anno in anno, aumenta il numero di pernottamenti in agriturismi, B&B e campeggi.
Questi dati rappresentano una speranza per la nostra regione, soprattutto da un punto di vista dello sviluppo economico. Se le strutture turistiche lavorano bene e vengono fatti degli investimenti, non siamo troppo distanti dal raggiungimento di un obiettivo fondamentale per una regione che potrebbe vivere bene grazie al turismo.